Ultimi sondaggi elettorali Emilia Romagna e Calabria, in tutte le due regioni sale centrodestra, arrancano Pd e M5S

Sarà “election day”. Il 26 gennaio si voterà sia in Calabria che in Emilia Romagna e proprio dall’esito delle urne potrebbe uscire una grande sorpresa sia per gli abitanti delle due regioni che per tutti gli italiani.

La vittoria del centrodestra, in Calabria è in netto vantaggio ma anche in Emilia Romagna la sua candidata sembra essere al momento vincente, potrebbe dare la spallata definitiva al governo di Giuseppe Conte.

Matteo Salvini ha intuito che il momento cruciale potrebbe essere il 26 gennaio e sta moltiplicando le sue forze per ripetere il gran successo ottenuto in Umbria.

Il Pd e il M5S non sembra che possano correre insieme nelle prossime elezioni regionali e questo mancato accordo potrebbe ulteriormente favorire la vittoria dei due candidati del centrodestra.

Mentre in Calabria non dovrebbe esserci storia, secondo gli ultimi sondaggi, il centrodestra superebbe abbondantemente il 50% dei consensi.

Più difficile è la situazione in Emilia Romagna  da sempre regione roccaforte del Pd. Ma i sondaggi degli ultimi giorni dicono che anche in Emilia il centrodestra è in leggero vantaggio.

La Lega è in Emilia al 34,2% delle intenzioni di voto e in pochissimi giorni ha guadagnato un ulteriore 0,4% di consensi. Anche Fratelli d’Italia sta salendo nelle referenze degli emiliani attestandosi al 5,5% dei consensi, un po’ più giù Forza Italia al 5,6% delle intenzioni di voto.

Con queste percentuali se confermate il 26 gennaio il centrodestra raggiungerebbe il 45% delle intenzioni di voto.

Il Partito Democratico resta in Emilia  un partito molto seguito con il 32,1% delle intenzioni di voto. Altri partita di sinistra a stento raggiungerebbero il 3% dei consensi, mentre la lista del presidente della regione Stefano Bonaccini potrebbe anche valere il 9% dei consensi.

La distanza tra il centrosinistra e centrodestra sarebbe solo di 1/2% di consensi. Un appoggio del M5S potrebbe in questo caso far pendere l’ago della bilancia in favore dell’attuale candidato presidente Stefano Bonaccini.