Lorenzo Crespi choc: “Le attrici sul set di una fiction si dimenticano di avere un marito!”

Lorenzo Crespi è stato ospite a Vieni da me programma condotto da Caterina Balivo. L’attore ha ripercorso tutta la sua carriera e ha raccontato aspetti della sua vita privata fino a quel momento sconosciuti.

L’attore ha detto che con il tempo ha capito di aver parlato troppo in tv dei suoi fatti personali «Ho capito che le persone che dovevano aiutarmi hanno sfruttato la mia malattia per aiutare loro stesse».

Lorenzo Crespi ha parlato della sua malattia e delle volte che ne ha parlato in tv: «Sono stato male una volta sola, ma le otto volte che sono andato a parlare hanno sempre ripercorso la mia malattia».

L’attore si è dato una spiegazione su quanto accaduto: «Quando non lavori da tanti anni ti affidi a chiunque perché in quel momento ne hai bisogno. Anche io ho le mie fragilità e sono una persona sensibilissima, però in generale bisogna aprirsi e bisogna piangere…»

Lorenzo Crespi poi a Caterina Balivo si è detto pronto a ricominciare: «Penso di aver pagato più di quanto meritassi. Le cose sbagliate le ho fatte io, sapevo che una fiction o un programma mi avrebbero fatto male però li ho fatti ugualmente perché avevo paura di non lavorare. Sono pronto a dimostrare che si cresce e si matura. Io oggi ho 48 anni».

L’attore ha svelato un segreto sulle sue avventure sentimentali in particolare su quello che succedeva sui set cinematografici: «C’è carenza d’affetto e di fedeltà ce n’è molto poca. Quando girano le fiction, le attrici se li dimenticano i mariti, come gli uomini si dimenticano delle mogli e delle fidanzate. Io ero sempre single, se avessi avuto una moglie o una fidanzata non avrei fatto lo stupido. Poi dispiace che tante persone vanno in televisione a negare, ma sul momento non era così».

Lorenzo Crespi si commuove parlando della madre e invece ha un bruttissimo ricordo del padre: «A mia madre vorrei dire grazie perché è più forte di me. Cantava e vinceva al posto di Marcella Bella, solo che mamma ha sposato un degenerato perché ci sono persone che non nascono per fare i genitori. Lui era una persona brutta e sono cresciuto cercando di non essere come lui. La prima volta che l’ho visto avevo 12 anni, non ho nessun ricordo e non voglio sapere dov’è seppellito».