Emergenza Covid-19, esperto virologo rivela i tre motivi per i quali il virus ha perso forza

Il Presidente della Società italiana di virologia, Arnaldo Caruso, in una lunga intervista a Adnkronos Salute ha spiegato quali sono i tre motivi per i quali il virus sta perdendo forza.

Secondo il professore sono tre i fattori che hanno determinato il calo dei contagi, il primo è stato l’effetto del lungo lockdown imposto dal governo, il secondo le temperature più calde, perché «la stagionalità è una caratteristica di tutti i virus respiratori» e il terzo fattore è l’uso della mascherina «un mezzo importante per contrastare la propagazione virale».

L’esperto ha anche detto che: “non sappiamo ancora se e quanto stia circolando, non è per questo che i casi di Covid-19 sono meno numerosi e meno gravi. E’ bene fare chiarezza. I ceppi che hanno circolato, con più o meno variazioni tra loro sono riconducibili a quelli che hanno invaso un po’ tutto il mondo. Abbiamo avuto un ceppo che è molto simile a quello di Wuhan che ha fatto tutto il disastro che abbiamo visto, ha avuto un picco di aggressività e adesso sta scemando».

Arnaldo Caruso ha anche detto che:  «Quello che sta succedendo, come per tutti i virus respiratori è imputabile a una stagionalità dell’infezione. Con l’avvio della stagione tardo primaverile-estiva» questi virus «tendono a scomparire per motivi che ancora oggi non conosciamo di preciso, come pure non sappiamo perché partono a novembre-dicembre».

L’esperto ha parlato a lungo della variazione di temperature come un fattore determinante: «adesso sta scemando in virtù della stagione che cambia e aiutato innegabilmente dal lockdown che ha portato a una minore diffusione del virus stesso».

Inoltre, «anche le mascherine, che io ho sempre promosso fin dall’inizio come forma di protezione di chi riceve o di chi dà virus sono uno strumento importante per combattere la circolazione virale: meno virus viene a contatto con un’altra persona, minore è il rischio che questa si contagi o meno grave è la malattia che sviluppa».

Caruso, si è detto ottimista: «la curva di contagiosità è passata, l’aggressività del virus è completamente diversa da prima e perciò, pur con tutte le cautele del caso possiamo affacciarci alla normalità: cominciamo a uscire, ma siamo responsabili verso noi stessi e gli altri, usando le mascherine e mantenendo le distanze di sicurezza».