Chiara Ferragni pubblica un post e Maria Giovanna Maglie la distrugge: “Fai il tuo lavoro… si fa per dire”

Qualche giorno fa l’omicidio di un ragazzino, Willy Monteiro avvenuto a Colleferro ha scandalizzato e sconvolto tutta I’Italia. Un ragazzino responsabile solo di aver difeso un amico è finito pestato da quattro individui che ne hanno fatto carne da macello.

Impossibile immedesimarsi nel terrore che avrà provato questo ragazzino dal sorriso irresistibile e dagli occhi buoni.

Impensabile cosa sarà passato per la sua testa mentre quei quattro gliela pestavano a furia di calci. Fino a che è morto, massacrato.

Purtroppo, dopo questa tragedia un po’ tutti hanno detto la loro quando , forse, l’unica cosa che serviva era mantenere un rispettoso silenzio per non intromettersi nel dolore infinito e inimmaginabile che sta provando la mamma.

Il post di Chiara Ferragni

Chiara Ferragni ha pensato di intervenire sull’argomento e di addossare tutta la responsabilità di ciò che è accaduto al mondo fascista a cui, a suo dire, gli assassini appartengono.

Pronta la replica di Maria Giovanna Maglie che, ha postato una foto di Fedez biondo e pieno di tatuaggi e ha scritto, a corredo, così: “La Ferragni si scaglia contro la sub-cultura, post-fascista, che sta sfornando narcisisti palestrati coi capelli ossigenati e con un basso livello di istruzione. Come si fa a darle torto?”. E poi ha aggiunto: “Senza rancore, in allegria, fantastico! Ferragni, fa’ il mestiere tuo, si fa per dire, lascia stare l’impegno antifascista. Non è per te, e neanche per il tuo consorte”.

Le risposte al post della Ferragni e la difesa di Fedez

 Il dirigente di Fratelli d’Italia, Di Giuseppe ha scritto così: «La Ferragni si scaglia contro la sub-cultura post fascista che sta sfornando narcisisti palestrati coi capelli ossigenati e con un basso livello di istruzione! Quello in foto è il marito».

E Fedez, di rimando: «Fa strano vedere il dirigente nazionale di Fratelli d’Italia scagliarsi per una semplice condanna verso il pensiero fascista. Eppure nessuno ha mai fatto riferimento ad appartenenze politiche».

«E purtroppo non è l’unico articolo. Tutto questo perché io e mia moglie saremmo colpevoli di aver espresso il nostro pensiero in maniera civile. Ma che senso ha? Davanti a tutto questo alzo le mani e mi dispiaccio. Perché questo non è dibattito, questa è me***».

E poi ancora: «Vorrei riuscire a commentare una cosa del genere, invece rimango senza parole e forse è meglio così. Mi sento solo di chiedere scusa alla famiglia di Willy perché questo circo non se lo meritavano».