Per il Giappone non  c’è pace dopo il tifone Neoguri che si abbattuto al sud dell’arcipelago nipponico creando devastazioni e morte con l’evacuazione di più di cinquecentomila persone ieri è stata registrata una fortissima scossa tellurica di magnitudo 6,8.

Il Giappone è una delle nazioni della terra a più alto rischio tellurico basti pensare il devastante terremoto del 2011, uno dei più potenti mai registrati, che fu seguito anche da uno tsunami che determinò 13.228 morti ed un numero elevatissimo di danni.

Il movimento tellurico di ieri è avvenuto alle ore 4,22 locali in Italia erano le 20,22 con epicentro a 130 chilometri a largo dell’isola Honshu ad una profondità dal livello del mare di soli 13 chilometri.

Subito dopo l’evento tellurico è stato diramato dall’autorità giapponesi l’allerta tsunami e la maggiore preoccupazione per tutta la popolazione nipponica che l’epicentro del sisma era stato localizzato proprio nelle vicinanze della centrale nucleare di  Fukushima che nel precedente terremoto subì notevoli danni che determinarono pericolosissime fughe radioattive.

Per fortuna dalle prime indagini della protezione civile giapponese il terremoto non ha provocato gravi danni ed anche il pericolo tsunami si è subito sgonfiate con l’arrivo sulla costa di onde anomale  dell’altezza massima di solo un metro.

I tecnici della azienda Tepco che gestiscono le centrali nucleari presenti a Fukushima hanno controllato i sistema di sicurezza che non hanno evidenziato particolari problemi.

Ora l’unico problema rimane se nelle prossime ore ci saranno nuove scosse e di che potenza saranno intanto la protezione civile del paese rimane in stato di massima allerta.