Gerry Scotti in terapia intensiva, interviene il suo ufficio stampa “Non è vero” e spiega cosa è realmente accaduto all’amatissimo presentatore

Non si parla altro che di covid, in ogni ambiente, domestico, lavorativo. La gente è terrorizzata, i media bombardano di notizie per lo più allarmati: positivo Picone, Gerry Scotti, Aurora Ramazzotti, Francesco Totti.  L’elenco è lungo e ad ogni nome famoso, quelli che la gente ritiene I fortunati, ci si spaventa ancora di più: allora non risparmia davvero nessuno!

Che tu stia attento più o meno pare che la capacità di contagio di questo virus, che dicono sia mutato, è tale che è facilissimo contagiarsi.

Gerry Scotti in terapia intensiva, interviene a smentire il suo ufficio stampa

Qualche ora fa è iniziata a circolare in rete la notizia che Gerry Scotti, di cui già su sapeva essere positivo al covid perché era stato lui stesso a comunicarlo a mezzo social : «Volevo essere io a dirvelo: ho contratto il COVID-19. Sono a casa, sotto controllo medico. Grazie a tutti per l’affetto e l’interessamento», era peggiorato tanto che le sue condizioni cliniche lo avevano costretto al ricovero. Poi, dopo il ricovero sempre le stesse voci avevano fatto sapere che le condizioni si erano ancora di più aggravate tanto che l’amatissimo presentatore era stato trasferito nel reparto di terapia intensiva.

Ma la notizia non è vera tanto che a smentirla è intervenuto lo stesso ufficio stampa di Gerry Scotti.

La dichiarazione dell’ufficio stampa di Gerry Scotti

L’ufficio stampa di Gerry Scotti, nella persona di Massimo Villa, è intervenuto dopo che la notizia del ricovero in terapia intensiva aveva allarmato tutti i fan del presentatore e ha dichiarato così al sito Fanpage: «Gerry Scotti non è mai stato in terapia intensiva. Un decorso simile a Carlo Conti».

E poi ha spiegato meglio, più nei dettagli: «Gerry sta bene, non è mai stato in terapia intensiva. È ancora ricoverato ma uscirà a breve, nei prossimi giorni. A grandi linee, ha avuto un decorso simile a quello di Carlo Conti. È stato ricoverato perché ha preso il Covid in maniera abbastanza tosta, ma non è mai stato a rischio. Aveva soprattutto una febbre che non riusciva a debellare. Per questo ha deciso di farsi ricoverare. Pensava di scamparla, poi però ha visto che la febbre – che non era un febbrone – senza Tachipirina tendeva a risalire e si è preoccupato. L’ho sentito mezz’ora fa, mi ha detto che i valori sono a posto, i medici sono contenti e lui anche. La febbre è sparita e i valori sono rientrati nei parametri. Dovrà fare il tampone per capire se è ancora positivo al Covid. Non sappiamo ancora quando tornerà al lavoro, meglio un giorno dopo che un giorno prima, per tutelare lui e quelli insieme ai quali lavora. Non siamo solo prudenti, di più».