Alfonso Signorini brutale attacco, caduto in un “precipizio umano e professionale”, la reazione di Signorini

Alfonso Signorini è al timone di questa edizione de “Il Grande fratello vip” che non sta certo regalando uno spettacolo molto edificante. Stiamo assistendo a battute sessite, violente, e a un genere di televisione decisamente un po’ sopra le righe.

Al pubblico, forse, piace vedere uno spettacolo “esagerato” dove il limite del buon gusto, spesso, viene oltrepassato ma c’è anche chi si ribella a questo genere di televisione semplicemente usando il telecomando.

Gerry Scotti fa un genere di televisione “per tutta la famiglia”

Gerry Scotti, insieme a tanti altri presentatori del panorama televisivo italiano fa un genere di televisione garbato, che dà tranquillità e buon umore e che fa trascorrere del tempo in modo sereno. Non ci si può aspettate nulla che non sia educazione e rispetto quando si assiste ad un programma televisivo condotto da Gerry Scotti e questo anche lui lo ha voluto sottolineare dicendo, durante una puntata di “Chi vuol essere milionario?”: “Da più di dure ore, due persone in televisione, in prima serata su una rete nazionale, non hanno litigato e detto parolacce. Amici telespettatori, questa è una televisione che non si fa più vedere. Ve la dovete godere, finché c’è“.

Il durissimo attacco di Riccardo Bocca, direttore del portale Tpi ad Alfonso Signorini che sta conducendo “il Grande Fratello Vip”

Riccardo Bocca, forse facendosi portavoce di quei tanti italiani che non amano il genere del grande fratello vip ha scritto una lettera aperta ad Alfonso Signorini: “Carissimo Alfonso Signorini  le invio questa videolettera perché lei si trova nel ruolo scomodo di conduttore del “Grande Fratello Vip”, il programma di Canale 5 che puntata dopo puntata sta tradendo il senso di decenza tanto necessario in questo periodo. D’accordo: il trash è un genere televisivo che ha le sue regole e le sue croniche cadute di stile, che possono indignare oppure anche piacere a un certo tipo di pubblico. Oppure comunque basta un colpo secco di telecomando per cancellarle.

Ma qui il tema è un altro Signorini: il problema è che è stato abbattuto il muro del suono del cattivo gusto. Mi riferisco, tra i tanti episodi, a quando Paolo Brosio ha citato con una leggerezza sconcertante il campo di sterminio di Auschwitz. Oppure penso alle bestemmie uscite dalla bocca di Stefano Bettarini e Denis Dosio, o alle volgarità di Mario Balotelli sulla concorrente Dayane Mello. Oppure ancora alle parole violente indirizzate da Francesco Oppini a Flavia Vento, per le quali la sua stessa madre – Alba Parietti – ha chiesto di squalificarlo.

Non conta, caro Signorini, l’atteggiamento di censura che di volta in volta lei ha tenuto nei confronti di chi ha deragliato, e nemmeno importa il fatto che alcuni partecipanti al gioco siano stati espulsi. Conta invece la sostanza, cioè il precipizio umano e professionale nel quale è scivolato il suo show costantemente e insistentemente. Una gimcana di sgradevolezze che non può essere giustificata né dal bisogno di far spettacolo, che ci guadagnerebbe assai da una diversa scelta di cast, né dal dovere di fare ascolti che è andato oltre ogni limite e sensibilità sociale.

Possibile, caro Signorini, che non se ne renda conto? Possibile che per lei il vantaggio professionale di condurre il Grande Fratello Vip sia tale da farle accettare la norma del “vale tutto sempre e comunque”? Soltanto lei può rispondere a questa domanda” .

Signorini, al momento non ha risposto in alcun modo.