Mediterraneo idea ministro Galletti satelliti per contrastare eco pirati

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Il ministro dell’ambiente Gianluca Galletti sembra deciso ad intraprendere una seria battaglia contro  gli eco pirati che versano nel nostro mare Mediterraneo, al momento senza essere per la maggior parte dei casi impuniti, gasolio o petrolio.

Il Mediterraneo secondo dei recenti studi anche se è un mare circoscritto è trafficato da più di 200 petroliere al giorno e dal del 25% del trasporto mondiale via mare di carburanti.

Molte petroliere sono attente all’eco sistema marino altre invece “puliscono” le proprie navi sversando le rimanenze di gasolio e petrolio nel nostro mare determinato della chiazze di petrolio che sono difficili da riassorbire e la distruzione dell’ecosistema marina circostante con la moria di pesci e della flora marina.

L’Italia, a detta del ministro Gianluca Galletti, non ha nessun intenzione di continuare a subire questi enormi soprusi ed intende immediatamente provvedere utilizzando i satelliti che già sono nello spazio per video sorvegliare i nostri mari ininterrottamente aiutando così il compito delle Capitanerie di Porto che possono intervenire più rapidamente e riuscire ad individuare i colpevoli.

Il Mediterraneo per tutte le nazioni che si affacciano e soprattutto per l’Italia è una ricchezza che produce reddito.

Sono moltissimi i pescatori che vivono dalla pesca e riescono anche a portare avanti le proprie famiglie svolgendo questo durissimo lavoro ed inoltre vi è il turismo che vive grazie alle nostre spiagge e il nostro mare splendido che non ha nulla da invidiare ad altri mari più reclamizzati.

L’idea di intervenire subito al ministro dell’ambiente Gianluca Galletti è venuta dopo il disastro avvenuto a Baja Sardinia in Costa Smeralda in Sardegna dove vi è stato lo svesamento di un’enorme quantità di petrolio che ha formato una chiazza di 600 metri quadri che ha distrutto l’ecosistema di una delle più belle spiagge di Italia ed ora grazie all’intervento di esperti del campo è stata riassorbita.