Mediterraneo presto utilizzati i satelliti per difendere il nostro mare da eco pirati

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L’esperienza di Baja Sardinia in Costa Smeralda in Sardegna dove per l’incuria di qualche nave petroliera sono stati sversati quintali di greggio che hanno determinato la nascita di un’enorme chiazza di oltre 600 metri quadri che in questi giorni pian piano viene assorbite da un pool di aziende italiane  ha fatto nascere l’idea al ministro dell’ambiente dell’esecutivo Renzi, Gianluca Galletti, di utilizzare i satelliti italiani presenti già nello spazio per costantemente monitorare il nostro mare.

Il titolare del dicastero Gianluca Galletti intende porre un freno a questi atti di incuria e vandalici che determinano dei danni al patrimonio italiano notevolissimo.

Baja Sardinia è una delle più belle spiagge in Italia e forse al mondo che a causa degli eco pirati è stata ridotta per un po’ di tempo ad un lago di petrolio nero.

L’Italia è un paese che vive di pesca e soprattutto di turismo e secondo il ministro Galletti non si può permettere a dei criminali di distruggere il nostro immenso patrimonio.

La proposta di utilizzare i satelliti per osservare i nostri mari sarà al più presto portata per l’approvazione in Consiglio dei Ministri e agevolerà di molto l’operato delle varie capitanerie di porto che potranno controllare immediatamente tramite le telecamere se vi è uno sversamento in atto e chi lo sta compiendo.

Il mare mediterraneo viene solcato al giorno da 200 navi petroliere che portono petrolio e gasolio in quasi tutti i più grandi porti europei.