Staffelli consegna il Tapiro a Bolle, una ruota dell’auto con a bordo il ballerino sale su un piede di Staffelli che finisce in ospedale, Bolle non si ferma e va via e poi spiega il perché sui social

Striscia la notizia, con i suoi inviati non si ferma proprio davanti a nulla pur di far venire a galla la verità.

Striscia, il tg satirico più famoso d’Italia, da poco tempo ha perso due dei suoi conduttori più amati, Ficarra e Picone che hanno deciso , dopo 15 anni di conduzione alternata con altre coppie quali Ezio Greggio ed Enzo Iacchetti, di non condurre più il tg ma di mettersi alla prova con altri lavori. C’è chi ha molto ricamato su questo addio adducendolo a scontri con i vertici aziendali ma Ficarra e Picone hanno detto che l’unica motivazione alla base della loro scelta è solo la voglia di cambiamento.

Valerio Staffelli avrebbe voluto consegnare il Tapiro al ballerino Roberto Bolle

Qualche giorno fa, Valerio Staffelli ha provato a consegnare il Tapiro d’oro al ballerino Roberto Bolle perché, il balletto che è andato in onda, registrato alla Scala, non era una prima tv.

Quindi Staffelli ha raggiunto il ballerino per la consegna ma poi come da filmato mandato in onda, Roberto Bolle è salito su una macchina per andare via. Una ruota della macchina è salita sul piede di Staffelli e poi è fuggita. Staffelli che si è fatto così male da finire in ospedale, continuava a chiamare Bolle e ad urlare per il dolore ma la macchina, senza prestare soccorso, è fuggita.

La replica di Roberto Bolle e poi, a seguire, quella di Striscia

Roberto Bolle ha, in seguito, dichiarato così: «Sono molto dispiaciuto per l’incidente di Valerio Staffelli e amareggiato per tutta la vicenda», ma poi ha aggiunto di non essersi «minimamente accorto che Staffelli si fosse fatto male» .

Poi, a proposto della accusa di omissione di soccorso ha detto che: «Non c’era quindi pericolo che non fosse assistito perché i collaboratori con lui erano almeno in 3 calcolando guidatori e cameraman».

Poi ha proseguito: «Nonostante queste doverose puntualizzazioni  sono molto dispiaciuto per l’accaduto, ma i violenti attacchi su una mia presunta omissione di soccorso sono del tutto infondati. Mi dispiace anche di non aver accettato subito il tapiro, il che avrebbe evitato tutto questo, ma come può capitare a tutti mi hanno «beccato» in un momento «in cui ero immerso in tutt’altro genere di problemi». E poi , a proposito del motivo per il quale Staffelli voleva consegnargli il Tapiro ha detto:  «Chiariamo innanzitutto che tutti i brani andati in onda il 7 dicembre sono stati registrati nei giorni precedenti la prima scaligera. Il brano ‘Waves’ avrebbe dovuto essere registrato il 5 dicembre, insieme agli altri pezzi della serata. A pochi giorni dalle previste registrazioni, come da un’agenzia rilasciata dal Teatro alla Scala stesso, si è scoperto che con le nuove norme covid non si sarebbe potuto usare il fumo scenico, assolutamente essenziale per un pezzo in cui duetto con un raggio laser, come in ‘Waves’».

«A questo punto il Teatro alla Scala e la Rai hanno preso in considerazione di usare le bellissime immagini realizzate poco più di un mese prima e trasmesse all’Assemblea delle Nazioni Unite a NYC il 22 ottobre 2020, in occasione del settantacinquesimo anniversario dell’Onu. Tali immagini erano state registrate sempre in Teatro, con la medesima configurazione scenica della Prima ed erano state trasmesse soltanto una volta in streaming per l’evento, e mai in televisione».

Infine, ha concluso: «Attendo a questo punto che Staffelli si rimetta per, se lui vorrà, ricevere questo tapiro d’Oro raccomandandomi però con lui di evitare pericolosi inseguimenti e incidenti, in questo periodo dove forze dell’ordine e della sanità sono impegnate in un’altra più dura e importantissima battaglia per il bene di tutti».

Ma Striscia la Notizia ha immediatamente replicato così: «Leggiamo con sorpresa l’ultima dichiarazione di Roberto Bolle. Nella sua replica l’étoile afferma di non essersi accorto che il taxi su cui si trovava avesse colpito Valerio Staffelli. Un’affermazione  smentita dai fatti, come racconta Staffelli stesso: ‘Il taxi con una manovra forzata mi è passato sul collo del piede sino allo stinco, mentre venivo strattonato dal portiere di casa Bolle. Il ballerino era seduto dietro a destra e mi vedeva perfettamente e tutti si sono accorti di quanto stesse accadendo, tant’è che il taxi alla fine ha dovuto fare marcia indietro. Impossibile che Bolle non abbia sentito le mie urla. Ma non solo, né lui né il tassista si sono interessati a me o si sono avvicinati per sincerarsi delle mie condizioni di salute quando l’ambulanza e le forze dell’ordine sono giunte sul postò».

E poi: “La macchina era una sola e per giunta guidata da una mia giovane collaboratrice, difficile immaginarla impegnata in una guida spericolata. In tutto questo ci saremmo aspettati che Roberto Bolle desse una spiegazione credibile sulla vicenda del suo balletto registrato. La spiegazione di non aver potuto realizzare un filmato ad hoc, a causa delle restrizioni Covid che limitano l’uso del cosiddetto fumo di scena, appare strana. Come è possibile, infatti, che al Piermarini si siano accorti del divieto solo il 5 dicembre e che le restrizioni non fossero già state osservate durante la registrazione dell’esibizione di Bolle il mese precedente?’. Insomma, prima la registrazione del balletto un po’ fasulla, poi la scusa del fumo e dei divieti Covid e ora una smentita piena di balle. Sarebbe il caso che Bolle si limitasse a ballare».