È sempre mezzogiorno, Antonella Clerici durissimo affondo: “Qui di queste cose non ne parliamo”

Antonella Clerici è al timone della sua nuova trasmissione “E’ sempre mezzogiorno” che, per grandi linee ricalca “La prova del cuoco” pur discostandosene parecchio. Alla fine, però, si tratta di una trasmissione di buona cucina, di ricette golose, a volte più semplici a volte più complesse che, comunque tengono inchiodate davanti alla tv, appunto a mezzogiorno, milioni di italiani per la gioia della bravissima conduttrice.

Antonella Clerici, è molto felice di essere tornata in televisione e di questo non ne fa mistero anche se la lontananza , per qualche anno, le ha fatto davvero bene in quanto in lei si è rinnovato l’entusiasmo e la gioia.

Antonella Clerici con fermezza dice “Qui di queste cose non ne parliamo”

In questi giorni ha tenuto banco la fiducia al governo Conte e la trasmissione della Clerici , la puntata di lunedì 18 gennaio non c’è stata proprio perché la Rai ha seguito la crisi di governo. Crisi che comunque si è conclusa con la fiducia a Conte che ha ottenuto  321 voti a favore dalla Camera.

Antonella Clerici ha voluto prendere le distanze dalla politica e, in apertura di trasmissione ha detto: “Qui non parliamo di politica, non parliamo di crisi di governo, parliamo solo di allegria e di buon umore. Rilassiamoci per un’ora e mezza senza pensare a niente. Oggi pensiamo solo a cucinare, che fa anche un freddo… c’è questo gelo arrivato dalla Russia. Cerchiamo quindi di scaldarci mangiando bene e con la buona compagnia”.

Antonella Clerici ha un imprevisto e la regia l’avvisa subito

Qualche puntata fa di “E’ sempre mezzogiorno” Antonella Clerici è stata richiamata dalla regia perché non le funzionava il microfono e lei, che non se ne era accorta, continuava a parlare.

Ad un certo punto, quando la regia l’ha avvisata lei ha detto: “Ma non funziona più questo? .. Il mio microfono non funziona più? Come mai?”

E poi: “Ah, mi dicono che funziona un po’ e un po’. Vuoi venire a sistemarlo? Vieni dopo? Va bene, come vuoi, tanto io sono qui”.