Massimo Ghini nella bufera “mio figlio di 25 anni è in ospedale perchè ha il covid”, il web gli si rivolta contro

Massimo Ghini né un bravissimo attore, molto amato dal pubblico. I suoi film e le sue fiction sono sempre state viste da tantissimo pubblico e le sue interpretazioni piacciono molto.

Massimo Ghini, come tutti, sta vivendo questo terribile momento dove la pandemia assorbe ogni pensiero e condiziona ogni azione, con tanta preoccupazione, attenzione e voglia anche di uscirne e, purtroppo, ha fatto sapere che suo figlio di 25 anni è ricoverato in ospedale con il covid.

Massimo Ghini racconta che il figlio di 25 anni ha il covid

Massimo Ghini ha rilasciato un’intervista in occasione della quale ha raccontato: “Tutto è nato da un assembramento: mio figlio e un gruppo di sui amici avevano deciso, visto che non ne potevano più, di incontrarsi in una casa e avevano fatto tutti il tampone rapido. Invece non è servito a niente. All’inizio, quando ha scoperto di essere positivo diceva di sentirsi bene poi dopo aver consultato il nostro medico di fiducia è stato portato di corsa in ospedale dove gli è stata diagnosticata una polmonite bilaterale. Ora sta meglio, è ancora positivo e si trova in un Covid-hotel e sta continuando a farsi la sua quarantena”.

E poi ha concluso: “Fate attenzione”.

Il web si rivolta contro Massimo Ghini

Dopo che l’attore ha raccontato la verità su come il figlio ha contratto il covid, il web gli si è rivoltato contro ed è stato lui stesso a raccontare cosa gli è accaduto al Corriere della sera: “Sono stato preso di mira sui social: sono arrivati a dire che sono il solito pazzo che, pur di farsi pubblicità, tira fuori la storia del figlio! Roba da matti!”.

E poi ha aggiunto: “Un tizio ha scritto addirittura che sono un padre che abbandona i figli e che Lorenzo dovevo “educatamente incatenarlo a casa”… La gente non sa proprio quello che dice”.

Poi, a proposito della scelta del figlio di incontrarsi a casa con gli amici ha detto: “Loro erano tranquilli e anche io ero relativamente tranquillo, perché non è che andassero a fare assembramenti per l’aperitivo o altro, stavano chiusi a casa, ma si facevano compagnia. E bisogna pure capirli: i giovani non ce la fanno più a sopportare la clausura, hanno bisogno di sfogarsi. Inoltre, mio figlio è maggiorenne, può decidere quello che vuole”.

E poi, ancora: “D’altronde anche io in questo periodo ho continuato a lavorare sul set e, nonostante tutti fossimo tamponati, qualche caso di Covid c’è stato: stiamo parlando di una malattia terribile, maligna… sbrighiamoci con i vaccini”.