I soliti ignoti, Amadeus resta senza parole e dice al concorrente: «Non è mai …»

Amadeus è ritornato a condurre I soliti ignoti dopo la pausa per condurre Sanremo.

Il Sanremo di quest’anno è stato particolarmente complesso da portare avanti e le polemiche e gli attacchi non si sono sprecati tanto che, all’ultima conferenza stampa, è apparso un Amadeus un po’ provato che con toni molto duri che, normalmente non gli si addicono, ha detto ai giornalisti che se lui doveva chiedere scusa per la durata eccessiva di ogni puntata loro avrebbero dovuto chiedere scusa a lui per la definizione di “flop” data a questa edizione, definizione che, a detta di Amadeus stride con gli ascolti.

I soliti ignoti, il concorrente fa qualcosa che mai nessuno aveva fatto prima

Nella puntata di ieri, 9 marzo de I soliti ignoti, l’ospite detective era Maurizio Ferrini, conosciuto anche come la signora Coriandoli. Anche lui, in qualità di personaggio famoso, giocava per dare in beneficenza la vincita all’ospedale Spallanzani di Roma ma, cosa che non è mai accaduta prima, non ha indovinato neppure un’identità ed è, perciò, arrivato al “parente misterioso” senza neppure un euro.

Amadeus, stranito, gli ha detto: «Non è mai successo prima …».

Per fortuna il regolamento in questo caso prevede una via d’uscita e cioè la possibilità di scegliere tra tre passaporti misteriosi, uno da 30mila, uno da 5mila e uno da 0 euro.

Maurizio Ferrini ha trovato quello da 5000,00 e questa cifra è stata devoluta in beneficenza.

Maurizio Ferrini ha vissuto un momento difficile

Maurizio Ferrini non ha avuto alcuna difficoltà ad ammettere di aver vissuto un momento di estrema difficoltà economica e ha raccontato che dopo una lunga carriera: … alla fine mi sono ridotto sul lastrico, ero disperato e pronto a chiedere l’elemosina.”.

E poi ha anche rivelato di aver speso tutti i suoi guadagni: “soprattutto in viaggi e libri, tanti libri, niente vizi e stravizi da star”.

Ha anche rivelato che qualche volta “ … avevo in tasca solo monetine a volte”.

Una sera, ad una festa, incontrò un suo amico, lo scienziato Paolo Zamboni: “Mi sono avvicinato e gli ho detto senza pudore: ‘Paolo, ho bisogno di fare un po’ di spesa’ Mi ha messo in mano trecento euro, non mi sembrava vero di maneggiare banconote.”

E poi ha proseguito il suo racconto dicendo: “Il passo successivo sarebbe stato chiedere l’elemosina per la strada.”

Infine, rivela: “Sono stato abbandonato da tutti ed ho vissuto un periodo di depressione. Poi ho iniziato a pregare e grazie alla preghiera ho ripreso in mano la mia vita”.