Compravendita senatori processo a Napoli Prodi da teste dice “Non sapevo nulla”

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Mentre il dibattito sulla legge elettorale va avanti con la volontà del Partito Democratico che  chi vince le elezioni deve avere la maggioranza per governare.

Chi quella maggioranza sulla carta doveva averla, seppure molto risicata ma a causa di un repentino cambiamento di casacca di alcuni senatori che passarono dalla coalizione di centrosinistra a quella del centrodestra dovette dimettersi fu Romano Prodi.

Il governo Prodi durò quasi tre anni dal 19 maggio 2006 al 24 gennaio 2008 quando il Senato lo sfiduciò.

Proprio per quel passaggio “strano” di alcuni senatori da una coalizione ad un’altra è finito sotto la lente di ingrandimento dei pm di Napoli che hanno ipotizzato che ci fu una compravendita di senatori ed in particolare di uno Sergio De Gregorio che fu corrotto da Silvio Berlusconi e Walter Lavitola oggi imputati per corruzione al processo che è alle battute iniziali.

L’altro giorno è stato il turno proprio di Romano Prodi a testimoniare al processo di Napoli per la compravendita di senatori.

L’ex leader dell’Ulivo e del centrosinistra è stato ascoltato per un’ora ed ha risposto puntualmente a tutte le domande dei pm e degli avvocati difensori di Silvio Berlusconi.

Romano Prodi ha dichiarato che: “C’erano chiacchiere quotidiane per far passare i senatori dal centro sinistra al centrodestra, ma non sono mai stato informato sui fatti specifici, altrimenti sarei ancora presidente del Consiglio”.

L’ex presidente del consiglio ha anche  ricordato che il 12 agosto 2013 ricevette una missiva dall’ex senatore De Gregorio nella quale lo stesso chiedeva scusa per l’accaduto e sosteneva che fu corrotto per il passaggio dall’Italia dei Valori a Forza Italia da Silvio Berlusconi.

Ora il processo avrà una piccola pausa e riprenderà il prossimo 15 settembre.