Alba Parietti al veleno contro Selvaggia Lucarelli “Non ti devi permettere di … “

Da qualche giorno tiene piede la questione sollevata da Selvaggia Lucarelli sul libro di Giorgia Meloni, “Io sono Giorgia” e i racconti contenuti.

Giorgia Meloni, infatti, ha scritto un libro sulla sua vita e ha raccontata che la mamma scelse di non abortire nonostante le mille difficoltà e così venne al mondo lei.

L’attacco di Selvaggia Lucarelli a Giorgia Meloni

Selvaggia Lucarelli, dopo aver letto il libro di Giorgia Meloni, l’ha attaccata duramente su un punto in particolare, quandola leader di Fratelli d’Italiaracconta che la mamma, quando aveva 23 anni, nel 1976, dopo aver pensato di non tenere la figlia, ha poi scelto di non abortire.

La Lucarelli, sui social, ha scritto così: “Naturalmente attendiamo che @GiorgiaMeloni chiarisca questa storia. Sua madre stava abortendo clandestinamente e non è andata come racconta nel libro o non ha mai pensato di abortire?”.

E poi ha aggiunto: “Nel 1976 l’aborto era illegale. Non funzionava così. Hai mentito tu o tua madre?

E poi ha anche aggiunto: “C’è solo un problema in questo racconto scritto con quell’impellente bisogno di verità che Giorgia Meloni si porta dentro: e cioè che quando la madre di Giorgia Meloni era incinta di Giorgia Meloni la legge sull’aborto non esisteva“.

Dopo il duro attacco di Selvaggia Lucarelli, è intervenuta l’avvocato della Meloni, Sara Kelany che, sul sito La Voce del Patriota ha risposto così: “È dal febbraio del 1975 che l’aborto non è più un reato. La Corte Costituzionale, con la Sentenza 27/1975, aveva espressamente sancito che non potessero andare incontro a conseguenze penali coloro che procuravano l’aborto e le donne che vi consentivano”.

E poi il legale della Meloni ha anche continuato: “Ma il problema non è tanto l’affermazione patentemente falsa né l’incapacità di certa sedicente stampa di reperire fonti elementari e basiche, perché evidenze di incapacità la Selvaggia nazionale ce ne ha già date a sufficienza. La cosa miserevole è che ancora una volta, pur di rovistare nel torbido consenso del web come un accattone nei cassonetti, si è speculato sui sentimenti più profondi, spettegolando come volgari viperette di rione su fatti che hanno oggettivamente una poderosa portata emotiva per chi li vive e ne scrive”.

Alba Parietti al veleno contro Selvaggia Lucarelli

Sulla questione è poi intervenuta anche Alba Parietti, che ha preso le parti di Giorgia Meloni e si è scagliata contro la Lucarelli.

 Alba Parietti, nel post, ha scritto: “Personalmente non ho mai condiviso il pensiero politico della Meloni, ma se una persona mi racconta la sua storia personale, la storia dolorosa della sua vita e di quella di sua madre, io ascolto e non mi permetto di sparare sentenze come se fossi uno sceriffo o come se fossi giustiziere”.

E, ancora: “Trovo che mettere in dubbio ciò che dice la Meloni sul racconto fatto della propria madre sia un pretesto, tanto per cambiare per attaccare una persona su un piano personale. Io non voto la Meloni, ma rispetto le persone. Il fatto che fosse o no illegale non ha nulla a che vedere con la veridicità del racconto. La presa in giro che riguarda appunto la scelta di abortire o meno, non può che essere una scelta dolorosissima, così come probabilmente è stato difficile per molte. In quegli anni difficilissimi portare a termine una gravidanza. La Lucarelli ci ha raccontato spesso i fatti suoi, aborto compreso, che ripeto non è raccontabile o vero se legale o meno, ma una scelta tragica. Degna di rispetto qualunque essa sia”.