Maurizio Costanzo, parole dirette sulle veline di Striscia: “Loro hanno un …”

Maurizio Costanzo cura una rubrica sul settimanale Nuovo diretto da Riccardo Signoretti dove tanti telespettatori di varie età gli scrivono perché vogliono la sua autorevole opinione su personaggi o su programmi televisivi. Maurizio Costanzo dà sempre opinioni schiette e sincere a prescindere da chi sia il personaggio o la trasmissione da esaminare e non si tira mai indietro anche se, a volte, è in forte disaccordo con chi gli scrive.

Per questo le lettere che riceve sono tantissime e tutti quelli che gli scrivono sperano in una sua risposta.

Maurizio Costanzo dà il suo giudizio sulle veline di Striscia La Notizia

Questa stagione di Striscia ha sancito la fine della partecipazione al programma per le veline Shaila Gatta e Mikaela Neaze Silva.

Qualche giorno fa un telespettatore ha chiesto a Maurizio Costanzo un suo parere sul ruolo delle veline a Striscia la notizia chiedendo: “Non crede che i tempi siano maturi per togliere la donna dal bancone? Penso che le ragazze di oggi dovrebbero avere altri modelli”. E Costanzo gli ha risposto: “Hanno un peso importante per la riuscita del tg satirico perché gli consentono di esprimere appieno la capacità di intrattenimento”.

Pare che per il prossimo autunno le veline saranno Talisa Ravagnani che è un’ex ballerina di Amici edizione 2019 e Giulia Pelegatti ma la notizia non è ancora ufficiale mentre per la conduzione i nomi che sembrerebbero i più gettonati sono l’attore napoletano Alessandro Siani e Vanessa Incontrada.

Maurizio Costanzo dice di Raffaella Carrà: “Raffaella Carrà è morta con dignità”

Maurizio Costanzo e Tommaso Zorzi, nel programma, “Facciamo finta che”, hanno voluto parlare di Raffaella Carrà e di lei hanno detto: “E’ morta con dignità. Ha toccato davvero il cuore di tutti”.

Tommaso Zorzi, ospite del programma radiofonico che Costanzo conduce insieme a Carlotta Quadri e che va in onda su R101 dal lunedì al venerdì dalle 20.00 alle 21.00, ha detto della Carrà: “Una cosa che mi ha molto colpito è la cassa nella quale si è fatta portare in chiesa, una cassa di legno quadrata che non aveva nulla che facesse intendere che lì dentro c’era la Carrà. Questo è un grande gesto per tutti noi. Se ne è andata via in punta di piedi con una dignità, un rispetto dai quali tutti noi dobbiamo imparare. Pur non avendo vissuto i suoi anni, a me piace definirmi uno dei tanti figli di Raffaella perché Raffaella davvero ha toccato il cuore di tutti. Questa non è retorica, è riconoscenza”.