Ambra Angiolini dopo la bufera scrive un post sui social e Renga è il primo a commentare

Ambra Angiolini ha vissuto e, probabilmente, sta vivendo, un momento della sua vita particolarmente difficile non solo per essere stata tradita dal suo compagno di quattro anni, l’allenatore della Juventus Massimiliano Allegri ma anche perchè la faccenda è diventata di dominio pubblico ed è stata anche il bersaglio del Tapiro di Striscia la notizia, consegnatole da Valerio Staffelli, l’inviato storico del programma satirico di Canale 5. Dopo tutta la bufera che si è scatenata che ha visto anche le minacce dei legali di Ambra di portare Striscia in Tribunale, ora le acque si sono un po’ calmate e Allegri, intervistato sull’argomento, è stato categorico nell’affermare che lui, della sua vita privata, non intende parlarne.

Ambra pubblica una foto e Renga commenta

Ora Ambra, che forse sta un po’ meglio, è ritornata sui social e ha postato una foto in cui è sorridente insieme alla figlia Jolanda che in questa vicenda l’ha difesa a spada tratta e, mostrando un tatuaggio, Ambra ha scritto: “un per sempre che non si poteva rifiutare”.

Il tatuaggio lo hanno fatto entrambe e, unendo le loro braccia prende forma un disegno unico: una figura femminile su un braccio, che soffia verso un soffione tatuato sull’altro braccio.

La figlia Jolanda ha commentato questo post semplicemente con un “Mami” e Ambra le ha risposto così: “Tu e Leo, sono ricchissima”.

Immediato il commento di Francesco Renga, il papà dei figli di Ambra che ha scritto semplicemente un: “Vabbé…” seguito dalla faccina che si dispera.

Il post di Jolanda dopo la consegna del Tapiro ad Ambra

Dopo che Striscia aveva consegnato il tapiro ad Ambra, la figlia 17enne dell’attrice aveva scritto un lungo post sui social: “Oggi la mia mamma ha ricevuto un Tapiro in seguito alla pubblicazione di vari articoli sulla fine della sua relazione. Ma il motivo non mi è chiaro. So bene che, in quanto personaggio pubblico, secondo alcuni è giusto che la sua vita, anche quella privata, venga sbandierata ai quattro venti. Ma è davvero necessario infierire? Perché venire da lei a Milano? E perché non andare a Torino? Forse perché si è fidata della persona con cui stava e con cui ha condiviso quattro anni della sua vita? Ed anche se, questa persona, alla fine si è rivelata diversa, la colpa è di chi si fida o di chi tradisce la fiducia e tradisce in ogni senso possibile? Cosa c’è di riprovevole o “perdente” nel fidarsi e nell’amare? Quando si gioca, si sta al gioco, sono d’accordo, ma questo non mi sembra il caso”.

E poi, ancora: ” E ditemi quello che volete, che sono pesante, che non so scherzare, che faccio questioni su problemi inesistenti, che i problemi veri sono altri, ma a me non fa ridere. La sofferenza delle altre persone non mi diverte. E sì, mi sento di dirlo perché c’è di mezzo la mia mamma, ma lo penso a prescindere.”