Pensioni a Quota 100 e prestito pensionistico ecco le idee ministro Poletti

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Che rivoluzione doveva essere erano in tanti troppi che la chiedevano e così sembra che pian piano la riforma Fornero stia per essere profondamente modificata.

Con l’emendamento presentato alla riforma della Pubblica Amministrazione approvato dalla Camera, ora in attesa dell’ok definitivo del Senato, si ristabilisce un diritto sacrosanto per i lavoratori della scuola che l’anno scolastico termina anche ai fini pensionistici il 31agosto di ogni anno.

Questa importante variazione, la prima alla riforma Fornero,  se ripetiamo l’emendamento della PA sarà approvato anche dal Senato, permetterà ai Quota 96, così sono stati chiamati i circa 4 mila dipendenti della scuola personale Ata e insegnanti, che dal 2012 attendono di andare in pensione.

Ma le modifiche non finiscono qui infatti il ministro del welfare Poletti  in una lunga intervista al “Messaggero” ha dichiarato che con la prossima legge di stabilità saranno apportate altre importanti modifiche alla riforma pensionistica.

L’intenzione è quella di far accedere alla pensione chi ha raggiunto Quota 100 e cioè i lavoratori che sommando l’età con gli anni dei contributi raggiunti si arriva ad una somma pari a 100.

L’idea del ministro del welfare è quella di proporre il prestito pensionistico e cioè una sorta di scivolo che permetta ai Quota 100 o chi ha più di sessanta anni e non ha più un lavoro di accedere ad una sorta di prepensionamento ricevendo un assegno mensile pari alla pensione accumulata detratta di una percentuale che varia dal 10 al 15%.

Una volta che il lavoratore h tutti i requisiti per accedere alla pensione restituirà il prestito pensionistico con una piccola percentuale mensile.