Riforma Pensioni: ultime notizie modiche Fornero per Quota 100, Quota 96 e precoci

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Sembrava che dovesse essere la volta buona per 4 mila lavoratori del comparto scuola per finalmente accedere alla tanto agognata pensione invece nulla di tutto questo.

Il governo Renzi ha fatto ieri una clamorosa retromarcia proprio pochi giorni prima che l’emendamento dei Quota 96 fosse approvato.

Il ritiro dell’emendamento dei Quota 96 ha scatenato delle dure proteste dei sindacati di categoria, degli stessi lavoratori che si sono sentiti presi in giro ed anche di alcune forza politiche di opposizione come i deputati e senatori del Movimento Cinque Stelle.

Sembra incomprensibile come un emendamento che oramai stava per andare in porto come tutta la riforma della pubblica amministrazione sia stato improvvisamente ritirato.

Ad annunciare il clamoroso colpo di scena è stata un imbarazzato ministro delle pubblica amministrazione Marianna Madia che ha dichiarato che i motivi del ritiro dell’emendamento sono dovuto al mancato reperimento dei fondi necessari per coprire l’operazione.

Sembra strano che solo qualche mese fa proprio la commissione bilancio della Camera aveva dato l’ok al provvedimento ritenendo che i fondi potevano essere recuperati dalla Spending Review in atto nella pubblica amministrazione ed ora per dei rilievi fatti dalla ragioneria di Stato l’emendamento non vada più a buon fine.

I Quota 96 sono 4 mila lavoratori del comparto scuola che non sono potuti accedere alla pensione per un errore tecnico formulato in sede di relazione della legge Fornero che ha equiparato la fine dell’anno scolastico alla fine dell’anno solare no quando termina realmente e cioè il 31 agosto.

Renzi ieri ha dichiarato, dopo la bruttissima figura, che entro la fine di agosto ci sarà un intervento più ampio che riguarderà tutto il sistema pensionistico.

L’idea è quella di introdurre il prestito pensionistico che consenta ai Quota 100, Quota 96 e precoci di poter accedere anticipatamente alla pensione.

Il prestito pensionistico che dovrebbe essere presentato con la nuova legge di stabilità prevederà la possibilità facoltativa di accedere ad uno scivolo pensionistico che consentirà di abbandonare il lavoro per ricevere un assegno pari alla pensione maturata decurtato dal 10 al 15% per cento.