Alessandro Borghese massacrato: “Il lavoro gratis è sfruttamento …”

In occasione della registrazione del programma di successo 4 ristoranti Alessandro Borghese è stato accolto dalla città di Livorno da alcuni striscioni siglati dal Sindacato di Base USB e Appesi a Livorno. Ma cosa è accaduto nello specifico? Facciamo un pò di chiarezza.

Striscioni di protesta in risposta alle pesanti affermazioni rilasciate dallo chef stellato Alessandro Borghese

Sono iniziate ieri le riprese del programma di sfida in cucina condotto dallo chef Alessandro Borghese. Il programma è sbarcato in Toscana, nella città di Livorno. Rimangono ancora Top Secret I Quattro locali che saranno in competizione tra loro. Non appena arrivato a Livorno lo chef ha salutato la città in una delle storie Instagram con una foto che riporta la seguente frase “ Buongiorno indovinate un po’ dove sono? Sono a Livorno per una pazzesca puntata di 4 ristoranti”.

L’entusiasmo dello chef Stellato non è stato ben accolto dal sindacato dei ristoratori livornesi.

Non è la prima volta che una città Toscana ospita lo chef Alessandro Borghese già sbarcato a Firenze nel 2019 in Val d’Orcia nel 2021. Oggi però a seguito delle polemiche scatenate da alcune affermazioni riportate dallo chef e pubblicate dal Corriere della Sera, ad accoglierlo c’erano diversi striscioni che riportavano la seguente frase:” lavoro gratis è sfruttamento A Livorno non sei il benvenuto”. Sicuramente un’accoglienza poco calorosa per lo chef stellato.

Polemica dopo le dichiarazioni rilasciate da Borghese

Sono sorte delle polemiche scatenate dall’intervista rilasciata dal cuoco al Corriere della Sera, dove parlando dei giovani ai primi approcci col mondo del lavoro, pare avesse suggerito di dover partire da una Gavetta assolutamente gratuita. Alessandro Borghese lamentava il fatto di non trovare personale da inserire in cucina o in sala. Riferendosi alla fatica nella reperibilità di profili da poter assumere nelle sue attività si era lasciato andare ad affermazioni decisamente poco politicamente corrette. Queste hanno innescato un infuocato dibattito. Affermazioni che hanno indignato fortemente la maggior parte dei ristoratori italiani, oltre ai sindacati.

La precisazione dei sindacati

In tutta risposta alle gravi affermazioni riportate dal Corriere della Sera, il sindacato Usb sui social ha tenuto a fare delle precisazioni. “Nell’ambito della campagna USB- Cercasi schiavo- abbiamo affisso alcuni striscioni di denuncia. È lo stesso chef Borghese che da qualche mese fa esordì con alcune frasi in difesa di quei ristoratori che decidono di non pagare i propri dipendenti in quanto devono imparare un mestiere. Vorremmo ricordare a Borghese che il lavoro gratuito si chiama sfruttamento. Il lavoro si paga sempre”.