Camminare allunga la vita, gli incredibili benefici di una piacevole passeggiata

L’attività fisica fa bene al corpo e alla mente, nello specifico camminare allunga la vita. Ma quanti passi occorre fare?

Non è di certo una novità il fatto che camminare faccia bene alla salute. Gli esperti lo dicono da sempre, una camminata quotidiana apporta tanti benefici al nostro corpo. Dovremmo prenderci l’abitudine di ritagliarci qualche minuto durante la giornata da dedicare proprio a noi stessi, a fare una passeggiata. Si è sempre detto, inoltre, che fosse importante anche la durata e l’intensità della passeggiata. Adesso però le cose sembrano essere cambiate. Ma in che senso? Cosa dicono gli esperti?

Camminare fa bene alla salute, lo sottolineano gli esperti

Camminare fa bene alla salute, a prescindere dalla durata della camminata e dall’intensità. E’ questo quanto è emerso da uno studio piuttosto recente che ha messo in evidenza come la camminata apporti dei benefici molto importanti a cominciare dalla riduzione del rischio di cancro, malattie cardiache e di morte prematura, qualora però si effettuino almeno 10 mila passi al giorno Questo è quanto si è sempre detto, ma adesso arrivano nuove direttive. Stando a quanto è emerso, sembra che i benefici per la salute siano maggiori, aumentando i passi e raggiungendo poi il picco dei 10 mila, subito dopo poi gli effetti tendono a svanire.

Quanto camminare per allontanare il rischio di malattie

Sicuramente in tal senso, il contapassi può esserci d’aiuto. Ad illustrare i risultati di questo nuovo studio è stato il coautore Borja del Pozo Cruz. Quest’ultimo è un professore associato aggiunto presso l’Università della Danimarca meridionale di Odense ed anche ricercatore senior in scienze della salute presso l’Università di Cadige in Spagna. Ma cosa ha riferito? L’esperto ha sottolineato di aver rivelato un’associazione tra i passi che si fanno nella vita di tutti i giorni per affrontare la giornata e un rischio sempre minore di contrarre malattie come il cancro e patologie cardiache. Lo studio, pubblicato sulla rivista JAMA internal Medicine ha coinvolto in totale 78.500 persone, tutte di età compresa tra i 40 ed i 79 anni. Questi avrebbero indossato un contapassi per ben 24 ore al giorno per 7 giorni. I ricercatori hanno così contato il totale dei numeri dei passi di ogni persona. Sono stati creati due gruppi, ovvero quelli che effettuavano meno di 40 passi al minuto e quelli che ne effettuavano di più di 40. Una terza categoria includeva coloro i quali effettuavano un numero maggiore di passi al minuto in 30 minuti durante la giornata.

Lo studio

Confrontati i dati è emerso che le persone che facevano un numero maggiore di passi al minuto mostravano una riduzione maggiore del rischio di cancro, malattie cardiache e di morte precoce. Effettivamente, lo studio ha mostrato come fare 10 mila passi al giorno sia importante perché va a ridurre del 50% il rischio di demenza, mentre va a diminuire raggiungendo quota del 25% con un minimo di 3.800 passi al giorno.