Vasto bilancio tragico per i 7 capodogli spiaggiati, 4 non sono sopravvissuti

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Un terribile spettacolo che nessuno avrebbe voluto vedere quello che apparso sulla spiaggia Punta la Penna a Vasto sette capodogli spiaggiati.

Sono in tante le persone che sono accorse per salvare la vita a questi enormi cetacei ma due di questi enormi animali sono morti subito un altro dopo ore di agonia non è sopravvissuto.

Uno di questi meravigliosi esemplari che riescono a raggiungere anche la lunghezza di 18 metri è stato accompagnato a largo da più di 20 persone che hanno fatto di tutto per salvarlo e ci sono riusciti e simbolicamente lo hanno accompagnato verso la salvezza.

I Capidogli spiaggiati avevano raggiunto una lunghezza tra gli undici e dodici metri ed erano tutti di seso maschile.

Il loro branco era stato avvistato qualche giorno fa a largo della Croazia  nelle vicinanze dell’isola Vis.

Sono arrivati sulla spiaggia di Punta la Penna a Vasto tantissimi volontari che hanno fatto di tutto per cercare di salvare i capidogli.

Il tenente di Vascello Giuliano D’Urso comandante di porto della capitaneria di Vasto ha  spiegato così tutte le operazioni che si sono compiute per cercare di salvare la vita a questi grossi cetacei: “Stiamo facendo il possibile per salvarli, ma come potete comprendere non è un’operazione semplice. Abbiamo delineato l’area con un cordone di sicurezza, perché i cetacei devono essere mantenuti calmi senza subire ulteriori stress”.

Sul posto sono accorsi anche i medici veterinari dell’Asl di Chieti che hanno cercato di dare il loro contributo per salvare i capodogli .

Sarà difficile capire cosa ha determinato la perdita di orientamento dei cetacei che è stata la causa dello spiaggiamento di questi cetacei che pesano dagli otto alle dieci tonnellate che si sono arrenati perchè l’acqua aveva raggiunto un’altezza molto bassa per esemplari del genere all’incirca 10 metri.

Su i motivi che hanno determinato questa strage nei prossimi giorni gli esperti della capitaneria di porto cercheranno di dare una spiegazione.

Le cause possono essere tante dall’inquinamento dei nostri mari al cambiamento climatico che  nei nostri mari ha favorito un innalzamento della temperatura.

Il Presidente di Marevivo Rosalba Giugni ha avuto parole molto dure dopo la notizia dei 7 splendidi esemplari di campidoglio arrenati sulla spiaggia di Punta la Penna: “Lo sviluppo sostenibile non può essere soltanto una formula, ma va tramutato in fatti concreti, in grado di conciliare ambiente, economia e sociale per il futuro delle nuove generazioni. Il mare, con la sua moltitudine di esseri viventi vegetali e animali, dal fitoplancton alle grandi balene, dalle praterie di Posidonia agli squali, deve essere al centro dell’attenzione. Se gli abitanti del mare muoiono, non ci sarà più vita neanche sulla Terra”.

Ora serve una profonda riflessione e un accurato studio che tenda a fare in modo che uno scempio del genere non si ripeta mai più.