Helicobacter pylori il batterio dell’ulcera è la causa dell’infarto più grave

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Proprio qualche giorno fa è stato a Roma Barry James Marshall premio Nobel della medicina nel 2005 che aveva dichiarato che secondo dei recenti studi che il batterio che determina l’ulcera l’ Helicobacter pylori deve essere eliminato anche ai soggetti sani.

Un recente studio questa volta condotto in Italia all’Università Cattolica del Sacro Cuore del Policlinico Gemelli che ha visto impegnati tra gli altri anche Francesco Franceschini direttore delle Medicina D’Urgenza e pronto Soccorso, Antonio Gasbarrini professore di Gatroenterologia e Filippo Crea professore di Cariologia ha potuto constatare che l’ Helicobacter pylori che è la causa della formazione dell’ulcera è anche dannosissimo al cuore.

L’ Helicobacter pylori può provocare l’insorgenza di patologie gravi al cuore come l’infarto più pericoloso denominato STEMI ma anche scompensi cardiovascolari.

L’infarto denominato STEMI è il più pericoloso che possa esistere perché comporta l’occlusione di tutte le arterie che inviano ossigeno al cuore e molte volte è fatale per chi lo subisce.

I ricercatori italiani hanno avuto modo di sperimentare che il batterio Helicobacter pylori può provocare dei danni seri al cuore quando libera una tossina cag-A che determina da parte del corpo umano la creazione di anticorpi pronti a contrastare queste tossine denominati anti-cag.A che per cause ancora non note si appiccicano alle placche di arterosclerosi che poi quando in un attimo si rompono provocano il tanto temuto infarto.

I ricercatori avevano già con dei precedenti studi evidenziato la pericolosità dell’ Helicobacter pylori che con la sua presenza nell’organismo aumentava del 50% la possibilità dell’insorgenza dell’infarto.

Ma le ricerche del centro studi  italiano dell’Università Cattolica del Sacro Cuore del Policlinico Gemelli si sono concentrati su come il batterio dell’ulcera  può determinare l’insorgenza dell’infarto più grave in assoluto denominato STEMI.

Il direttore delle Medicina D’Urgenza e pronto Soccorso Francesco Franceschini ha così spiegato i risultati della ricerca: Considerando 181 pazienti reduci da infarto STEMI e 50 individui di controllo sani, abbiamo calcolato che la presenza di infezione con ceppi di Helicobacter che producono la tossina cag-A è di circa 4 volte maggiore nei pazienti con infarto». «Al momento questo studio non ci permette di fare una stima corretta del rischio di infarto STEMI associato a Helicobacter ; per questa stima servirebbero ampi studi epidemiologici. Quello che possiamo dire è che nei nostri studi precedenti, la presenza di infezione da ceppi cag-A -positivi raddoppiava il rischio di sindromi coronariche acute che comprendono anche lo STEMI”.