Bari Oncologico Giovanni Paolo II di Bari: “Sono un vigilante ma mi occupo della cassa prenotazioni, chi si ribella viene minacciato”

Un dipendente dell’ospedale oncologico Giovanni Paolo II di Bari ha rilasciato alcune dichiarazioni davvero scioccanti a proposito delle sue mansioni e del clima che c’è all’interno della struttura dove lavora.

Il dipendente, che per ovvie ragioni non ha voluto declinare le proprie generalità, ha dichiarato in una lettera inviata a Borderderline24: “Chi si ribella viene minacciato ci hanno inquadrato come ‘vigilanza privata, servizi fiduciari’, a 4,70 euro l’ora ma nella sala d’attesa Cup trovi me: accetto le prenotazioni, incasso, gestisco i pazienti oncologici in queste condizioni di lavoro. Sotto gli occhi di tutti, anche del governatore della Regione Michele Emiliano che parla di eccellenza sanitaria pugliese”.

E poi continua: “All’inizio eravamo in quattro ora siamo 20. Dalla busta paga di 900 euro siamo arrivati a 4,70 euro l’ora per 40 ore settimanali. Non so come lo Stato possa permettere tutto ciò soprattutto nel settore della sanità”.

Quando l’appalto è cambiato sembrava che qualcosa stesse cambiando: “Ci hanno assicurato che avrebbero migliorato le cose, ma poco è cambiato … Anche durante l’emergenza coronavirus non ci siamo fermati nemmeno un giorno. Abbiamo continuato a registrare e a rispondere alle chiamate da tutta la Puglia quando tutti gli altri Cup erano chiusi. Ci hanno negato lo smart working e ci hanno costretto a stare in 15 in una stanza di 20 metri quadri”.