Palermo grande paura per uomo con sintomi virus ebola, allarme poi rientrato

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Tanta paura ieri a Palermo per un uomo di origini francesi che è rientrato da un viaggio in Togo ed aveva i sintomi del virus ebola.

L’uomo di 48 anni era arrivato a Palermo con la moglie dopo aver soggiornato nel Togo per un breve periodo ed ieri aveva avvertito i sintomi tipici dell’ebola quali febbre altissima e nausea.

Il Togo è uno dei paesi africani più colpiti dal virus ebola.

L’uomo è stato subito ricoverato nel reparto di medicina dell’ospedale di Buccheri La Ferla.

I medici hanno predisposto subito la procedura anti-ebola imposta per questi casi dal ministero della salute e il paziente è stato tenuto sotto stretto controllo e in rigoroso isolamento.

Ai familiari del paziente è stato chiesto di non allontanarsi dalla struttura sanitaria del capoluogo siciliano.


Le analisi del paziente sono state inviate per gli opportuni accertamenti all’ospedale Lazzaro Spallanzani di Roma.

La direzione sanitaria dell’ospedale palermitano aveva già predisposto il possibile trasferimento dell’uomo francese al rinomato centro per le malattie infettive dell’ospedale Lazzaro Spallanzani di Roma.

I medici dello Spallanzani, dopo alcune ore, hanno reso noto che il paziente francese non era affetto da ebola ma da una patologia in corso di accertamento.

Sul caso è intervenuto il direttore sanitario dell’ospedale di Buccheri La Ferla, Gianpiero Seroni, che ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:  “Si è trattato di una iper-precauzione avevamo 24 ore per pronunciarci. Noi abbiamo eseguito gli esami di routine e i raggi X al torace”.

Sul caso è intervenuto anche l’assessore alla sanità della Regione Sicilia, Lucia Borsellino che ha così commentato l’accaduto: “Non si tratta di un caso di Ebola. La natura delle febbre è ancora da accertare ma le relazioni dei sanitari escludono il contagio. Le condizioni generali del paziente non autorizzano un allarme. In ogni caso il paziente rimarrà ancora una notte in isolamento, nonostante la febbre sia già rientrata”.