Renzi su Jobs Act no a modifiche e approvazione entro l’anno

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Matteo Renzi vuole che il Jobs Act sia approvato entro dicembre senza apportare nessuna modifica al testo che ha già avuto il consenso dal Senato.

Ma alla Camera sembra che la minoranza del Pd, questa volta, sia pronta a dare battaglia.

La riforma del lavoro dovrebbe approdare alla Camera massimo nei primi giorni della prossima settimana e, da quanto pare, il governo, come al Senato, porrà la fiducia.

La minoranza Dem, anche in caso di voto di fiducia per il governo, è pronta a dare questa volta battaglia.

Pippo Civati, uno dei personaggi più autorevoli della minoranza Dem, sul possibile voto di fiducia ha subito chiarito che se il testo non verrà modificato molti deputati del Pd appartenenti alla minoranza del partito voteranno contro.


Si accende quindi la battaglia all’interno del Pd con molti deputati pronti a sostenere il governo ma altri che potrebbero addirittura votare la sfiducia all’esecutivo.

Matteo Renzi, però, sembra deciso a continuare per la sua strada e a non farsi intimorire da possibili lacerazioni all’interno del suo stesso partito.

La riforma del lavoro va avanti così come è stata approvata dal Senato: questa sembra la linea dura del Premier.

La minoranza del Pd chiede, prima di arrivare allo scontro frontale, di poter aprire un dibattito interno.

Matteo Renzi ha ribadito che qualsiasi dibattito sulla riforma del lavoro dovrà essere fatto in parlamento e che ora bisogna approvare in fretta il Jobs Act anche in seguito ai dati confortanti che sono arrivati dall’Istat sull’occupazione.

Il premier ha riferito che “I dati sull’occupazione sono incoraggianti, per questo dobbiamo correre sul Jobs Act”.

Le statistiche dell’Istat hanno evidenziato che dal mese di aprile ad oggi ci sono stati 150 mila nuove assunzioni e questo dato lascia ben sperare per il futuro soprattutto dopo l’approvazione de Jobs Act che permette di assumere per tre anni senza la tutela dei lavoratori dell’articolo 18.