Incessanti le ricerche di Susanna e della figlia di tre anni, l’appello disperato dell’ex compagno “Lasciami nostra figlia”
Susanna Recchia, 45 anni, è scomparsa insieme alla figlia di tre anni da Miane (Treviso). Trovata la sua auto, ricerche in corso nella zona del ponte di Vidor.
Ricerca senza sosta
Continuano incessantemente le ricerche di Susanna Recchia, la 45enne scomparsa dalla sua abitazione a Miane (Treviso) insieme alla figlia di tre anni dalla serata di venerdì 13 settembre.
L’auto della donna, una Volkswagen Tiguan bianca, è stata rinvenuta vuota a Covolo di Pederobba, e ora le ricerche si concentrano nei pressi del ponte di Vidor, luogo tristemente noto per i suicidi a causa delle acque impetuose del Piave.
Sul posto sono impegnate le forze dell’ordine, i volontari della Protezione Civile e i Vigili del Fuoco con l’ausilio di un elicottero, squadre nautiche, droni e cani molecolari. Anche durante la notte l’area è stata presidiata.
Le circostanze della scomparsa
Susanna Recchia è alta circa 165 cm, con capelli ricci castani, occhi castani e due tatuaggi sulla spalla destra. Si è allontanata venerdì sera a bordo della Volkswagen Tiguan targata FJ255VE, facendo perdere le proprie tracce.
Gli inquirenti hanno rivelato che la donna avrebbe lasciato una lettera d’addio, circostanza che fa temere per un gesto estremo che potrebbe coinvolgere anche la sua bambina.
È stato l’ex compagno a dare l’allarme della scomparsa, non trovando né la madre né la figlia a casa. L’uomo, preoccupato soprattutto per la salute della piccola che necessita di farmaci regolari, ha contattato i carabinieri, dando il via alle ricerche.
Appello dell’ex compagno
L’ex compagno di Susanna, che si era separato da lei circa un mese fa, ha dichiarato al Messaggero Veneto: “Se ci fosse ancora una possibilità, le chiederei di portarmi la mia bambina, basterebbe che la lasciasse sul sagrato della chiesa di Miane, basterebbe solo quello”.
Ha raccontato di aver sentito Susanna l’ultima volta venerdì sera, quando lei gli aveva inviato un messaggio per accordarsi sul ritiro della bambina il giorno successivo. Arrivato puntuale a casa di Susanna, l’uomo non ha trovato nessuno.
Ha inoltre riferito che Susanna ha lasciato i suoi telefoni e lo smartwatch a casa, segno che non voleva essere rintracciata: “La nostra bambina soffre di un problema di salute, credo che abbia preso le medicine, ma non so se in quantità sufficiente. Basterebbe che mi chiamasse e mi dicesse che stanno bene.”