Omicidio Antonella Lopez: emergono dettagli inquietanti su fatti di sangue recenti nelle discoteche di Bari
Le indagini sul caso della giovane uccisa a Molfetta portano alla luce un contesto di scontri criminali. L’aggravante mafiosa accusa l’indagato Michele Lavopa.
L’aggravante mafiosa e il contesto criminale
Nell’ordinanza di custodia cautelare del gip del tribunale di Bari, Francesco Vittorio Rinaldi, emergono elementi che collegano il caso di Antonella Lopez, la 19enne uccisa per errore nella discoteca Bahia di Molfetta, a un contesto di sangue e violenza nelle discoteche della provincia.
L’omicidio è attribuito a Michele Lavopa, 21 anni, accusato di aver sparato con l’intento di colpire Eugenio Palermiti, 20 anni, ma ferendo mortalmente Antonella.
La Procura Distrettuale Antimafia (Dda), attraverso il pm Federico Perrone Capano, ha contestato l’aggravante mafiosa nei confronti di Lavopa, sottolineando come l’episodio si inserisca in un contesto criminale più ampio. Lavopa, legato a un uomo conosciuto come “Tupac”, figura appartenente al clan criminale “Strisciuglio” del quartiere San Paolo di Bari, avrebbe agito in un clima di rivalità e tensione.
Precedenti e dinamica dell’omicidio
Un episodio precedente all’omicidio, risalente al 9 settembre, vede come protagonista lo stesso Palermiti, che avrebbe raggiunto un distributore di benzina in San Paolo a bordo di uno scooter TMax, armato. Pur senza riuscire a sparare, avrebbe minacciato alcune persone presenti all’esterno del locale.
La Squadra Mobile ha aperto un fascicolo d’indagine su questa vicenda, registrando Palermiti come indagato.
Lavopa, interrogato dopo aver confessato l’omicidio di Antonella, ha riferito di essere sotto l’effetto di droghe e alcol al momento della sparatoria, e ha ammesso di aver portato con sé la pistola calibro 7.65 in discoteca per “motivi di sicurezza”, acquistata per 1.400 euro su Telegram.
Ha inoltre dichiarato che l’arma era stata già portata in precedenti occasioni nelle discoteche, sostenendo che i locali sono diventati luoghi pericolosi e non sempre controllati.
Il clima di tensione tra gruppi criminali
Il gip evidenzia l’esistenza di un “clima di contrapposizione tra gruppi criminali”, in particolare per il controllo del territorio.
L’agguato del 22 settembre alla discoteca Bahia è avvenuto in un luogo pubblico e affollato, con numerosi colpi di arma da fuoco esplosi, sottolineando una violenza plateale. L’episodio del 9 settembre, unito alle dinamiche dell’agguato, suggerisce un clima di intimidazione tipico di contesti mafiosi.
La tensione tra Lavopa e Palermiti sembra essere cresciuta nelle settimane precedenti, con episodi di rivalità tali da costringere Lavopa a evitare alcuni luoghi di Bari frequentati dall’altro gruppo.