Tragedia ai mondiali di ciclismo a Zurigo:, muore la giovane ciclista Svizzera Muriel Furrer, lasciata nel bosco per un’ora
La diciottenne Muriel Furrer, giovane promessa del ciclismo svizzero, è morta dopo una caduta avvenuta durante la gara femminile juniores ai Mondiali di Zurigo. Le dinamiche dell’incidente e i ritardi nei soccorsi sollevano dubbi sull’organizzazione dell’evento.
La caduta nel dirupo durante la prova femminile juniores
La tragica caduta di Muriel Furrer è avvenuta nel pomeriggio di venerdì 27 settembre, durante il primo giro del circuito della prova su strada juniores ai Mondiali di ciclismo a Zurigo. La giovane ciclista ha perso il controllo della bicicletta su un tratto di asfalto reso scivoloso dalla pioggia, nei pressi della foresta vicino a Küsnacht, definito da molti un percorso “ripido e pericoloso”. Furrer è finita in un dirupo, picchiando la testa, senza che nessuno si accorgesse immediatamente dell’incidente. La gara è continuata senza interruzioni, con i ciclisti che hanno completato un secondo giro sullo stesso punto dove la ragazza era caduta e giaceva agonizzante.
I soccorsi e il ritardo fatale
I responsabili dell’organizzazione dell’UCI presenti lungo il percorso, così come i motociclisti incaricati di segnalare eventuali problemi durante la gara, non hanno rilevato la caduta di Muriel Furrer. La sua assenza è stata notata solo dopo oltre un’ora, momento in cui i soccorsi sono stati finalmente attivati. La ciclista è stata trasportata in elicottero in ospedale, ma le condizioni critiche causate da un trauma alla testa si sono rivelate fatali, portando al suo decesso.
L’indagine sulle responsabilità dell’Unione Ciclistica Internazionale
La dinamica dell’incidente e il mancato intervento immediato dei soccorsi hanno spinto gli inquirenti ad aprire un’indagine sull’UCI (Unione Ciclistica Internazionale), che si è trovata ad affrontare critiche per una possibile falla nel sistema di sicurezza della gara. Nei Mondiali, infatti, l’uso di auricolari da parte degli atleti è vietato, ma resta difficile comprendere come nessuno abbia notato l’incidente per così tanto tempo. In seguito alla tragedia, l’UCI ha confermato che i Mondiali continueranno senza interruzioni, seppur con l’annullamento dei cerimoniali in segno di lutto. La morte di Muriel Furrer solleva interrogativi sulla sicurezza delle competizioni e sulle responsabilità dell’organizzazione, che sarà chiamata a rispondere di quanto accaduto.