La stupidità scoperto il virus che può provocare l’insorgenza

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Uno studio molto interessante è stato condotto da un team di scienziati delle università di Baltimora e del Nebraska.

I ricercatori americani hanno verificato che il 50% egli abitanti della Terra potrebbe essere stato colpito dal virus della stupidità.

Il virus della stupidità, che colpirebbe nel mondo molte persone, secondo il team di ricerca americano determinerebbe pian piano un netto declino delle capacità intellettive del cervello umano.

Il team di ricercatori americani ha condotto alcuni test su un numero elevato di pazienti.

Le prove, che avevano lo scopo di conoscere le capacità intellettive dei pazienti, hanno determinato un risultato sconcertante.


Il 44% dei pazienti esaminati, che aveva ottenuto i peggiori risultati nella compilazione dei test, aveva contratto il virus della stupidità denominato “ATCV-1 o chlorovirus”.

Il chlorovirus è in virus che è stato scoperto, già in precedenza, nelle alghe verdi che hanno come habitat naturale i laghi di acqua dolce.

L’ “ATCV-1 o chlorovirus” è uno dei virus più aggressivi che esistono in natura.

Nell’essere umano, il virus presente nelle alghe verdi, produce la dopamina un ormone che colpisce il cervello,  centro nevralgico dell’uomo, provocando la perdita della memoria e delle emozioni.

Il professor Yolken, direttore del team di ricerche che ha scopeto il virus delle stupidità, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni su i risultati degli studi: “Abbiamo appena iniziato a scoprire i milioni di virus che popolano il corpo umano e già sta cambiando il modo di guardare gli agenti infettivi: questi ultimi infatti non sono solamente microorganismi che penetrano nel corpo, arrecano una serie di danni e poi abbandonano la nave, come il virus dell’Ebola o dell’influenza. Si tratta piuttosto di agenti che ci portiamo in giro da molto tempo, e che potrebbero aver esercitato alcuni effetti sulle nostre capacità cognitive e comportamentali”.

I ricercatori americani hanno potuto constatare che non vi è nessuna relazione tra le alghe verdi presenti in grandi quantità nei laghi e l’essere umano.

Il virus non è stato quindi contagiato dalle alghe verdi, presenti nei laghi, all’essere umano ma probabilmente è stato sempre presente nel corpo dell’uomo ma solo con i recenti studi dei ricercatori dell’università di Baltimora e del Nebraska è stata scoperta l’esistenza.