Italia & Dintorni

Libraia espone cartello: «Si invita la gentile clientela a non chiederci il libro di Vannacci», minacciata si rivolge ai carabinieri

Clara Abatangelo, titolare della libreria Ubik, ha ricevuto minacce dopo aver esposto un cartello di rifiuto alla vendita del libro di Vannacci. Si è rivolta ai carabinieri per tutelarsi.

La minaccia alla libraia di Castelfranco Veneto

A Castelfranco Veneto, una nuova vicenda di intolleranza ha coinvolto Clara Abatangelo, titolare della libreria Ubik. Dopo il rifiuto di vendere il libro del generale Roberto Vannacci, “Il mondo a contrario”, la libreria è diventata bersaglio di pesanti minacce. Sabato 11 gennaio, Clara Abatangelo ha ricevuto una lettera minatoria, inviata da Messina, che sembrava un avvertimento diretto: «Le minacce che avrai ricevuto ti avranno costretta a stipulare una polizza antincendio». La missiva proseguiva con un linguaggio insultante nei confronti della libreria, definita come un negozio da «m…». La lettera, firmata con nome e cognome, ma con un possibile falso nominativo, è solo l’ultima di una lunga serie di intimidazioni.

Da quando Abatangelo aveva esposto un cartello con scritto «Si invita la gentile clientela a non chiederci il libro di Vannacci», la sua libreria è stata al centro di una controversia che ha suscitato reazioni molto forti. La proprietaria ha dichiarato di aver ricevuto numerosi insulti anche verbalmente, con clienti che entravano nel negozio e la offendevano pesantemente. In un’intervista, ha affermato: «Le persone mi entrano in libreria e urlano cose irripetibili». Con il persistere di questi atti intimidatori, Abatangelo ha deciso di rivolgersi alle forze dell’ordine. «L’ho segnalato ai carabinieri», ha precisato. Oltre alle minacce verbali, la libraia ha dichiarato di essere seguita da un avvocato, temendo per la propria sicurezza, tanto da dover prendere provvedimenti legali per proteggersi.

Il contesto della polemica

La controversia è tornata alla ribalta il 7 gennaio durante la trasmissione “DiMartedì” di Giovanni Floris, quando Roberto Vannacci ha ricordato la vicenda della libreria di Abatangelo. In quel contesto, il generale ha fatto riferimento al rifiuto della libraia di vendere il suo libro, scatenando nuove polemiche. La reazione di Clara Abatangelo è stata immediata: «Mi ha nominato in modo generico ma non fraintendibile, e neanche due giorni dopo mi è arrivata questa lettera. Una coincidenza che mi sembra strana». La libraia ha dichiarato di non sapere come reagirebbe se si trovasse di fronte il mittente della lettera. Tuttavia, ha ribadito la sua ferma posizione nel difendere la legalità democratica, chiarendo che, sebbene con alcune persone si possa discutere civilmente, con chi scrive minacce non c’è spazio per il dialogo.

La solidarietà alla libraia

La situazione ha suscitato anche la solidarietà di diverse realtà locali, come l’ANPI di Castelfranco, che ha espresso preoccupazione per l’atteggiamento crescente di intolleranza e violenza verbale. Secondo l’ANPI, le dichiarazioni pubbliche di Vannacci hanno alimentato un clima di odio e discriminazione, facendo sì che alcune persone si sentano legittimate a compiere atti di violenza contro chi promuove una cultura di inclusione.