Ostia, polemiche per striscione di Forza Nuova “Italiano impiccato, immigrato tutelato”

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Uno striscione di Forza Nuova apparso ieri notte ad Ostia sta suscitando un mare di polemiche tra molti politici romani  e i Leader del movimento di estrema destra.

Lo striscione aveva la seguente scritta: “Italiano impiccato, immigrato tutelato. Prima gli italiani”.

I simpatizzanti di Forza Nuova sono contrari al prossimo trasferimento di ragazzi minori immigrati da Tor Sapienza al centro di prima accoglienza dell’infernetto.

Il gruppo di Forza Nuova oltre all’esposizione del manifesto incriminato hanno appeso un manichino nei pressi della stazione Lido Nord.


Ignazio Marino, primo cittadino della capitale ha postato su Facebook il seguente commento sul bliz degli attivisti di Forza Nuova: “Appendere manichini impiccati contro i minorenni rifugiati non è una “manifestazione” ma una dimostrazione di inaccettabile violenza e provocazione che condanno fermamente. Vi chiamate Forza Nuova ma di nuovo non avete nulla. Il vostro razzismo e la vostra violenza sono vecchi e disumani”.

La risposta dei dirigenti romani di Forza Nuova non si è fatta attendere, sulla pagina ufficiale del movimento, sempre di Facebook,  hanno postato il seguente commento: “Il sindaco Marino non ha capito nulla! Pensa che gli impiccati siano i minorenni quando invece simboleggiano gli italiani vittime della crisi. Lo invitiamo ad occuparsi di multe, dato che la politica non é il suo forte”.

Il post di Forza Nuova continua spiegato il significato dell’azione compiuta ieri notte al sindaco Marino e a tutta la cittadinanza romana: “Lo rendiamo edotto del significato della nostra azione, a dire il vero piuttosto semplice! Gli italiani si suicidano o arrancano per la distruzione sistematica dello Stato Sociale, promossa e attuata da governi che sono espressione, ormai da decenni, di poteri transnazionali legati alla tecnofinanza, il grande capitale e la criminalità organizzata”.

Il post di Forza Nuova su Facebook con le seguenti parole: “Gli stessi poteri si sono adoperati per favorire un’immigrazione di massa, al solo fine di disintegrare le identità nazionali e trasformare così gli europei in apolidi consumisti addestrati al pensiero unico. Pertanto il nostro stato aiuta e spende soldi per gli immigrati, privilegiandoli nell’assegnazione di case e servizi, a discapito degli italiani che muoiono di fame”.

Il Manifesto e il manichino impiccato hanno determinato un mare di polemiche e reazioni anche di altri esponenti del consiglio comunale romano.

Giulia Tempesta, consigliere del Partito Democratico del comune di Roma, ha cosi commentato l’episodio sempre su Facebook: “Da Tor Sapienza all’Infernetto. Basta strumentalizzare Roma e le sue periferie. Quanto fatto da Forza Nuova oggi ad Ostia e’ semplicemente vergognoso, l’ennesimo episodio di cui non avevamo bisogno”.

Gianluca Peciola, consigliere comunale di Sel e capogruppo dello stesso movimento ha chiesto di non far svolgere una manifestazione organizzata da Forza Nuova che si terrà sabato alle ore 15,00:  “Ennesima strumentalizzazione da parte di una formazione di estrema destra ad Ostia. E’ una provocazione inquietate che non può essere lasciata impunita. Le formazioni neofasciste continuano a soffiare sul fuoco dell’intolleranza e della xenofobia animando le tensioni sociali nelle periferie. Roma sta attraversando un momento delicato. Chiediamo che non venga autorizzato lo svolgimento del sit in previsto per sabato davanti alla sede del Municipio X”.

L’Alto Commissariato Onu per i Rifugiati di Roma ha rilasciato le seguenti dichiarazioni sull’accaduto: “Alimentare consapevolmente la percezione errata che i rifugiati godano di privilegi e indicarli come causa di disagio per i cittadini italiani è pericoloso poiché falsifica la realtà e fomenta una tensione sociale di difficile gestione”.