Trump si insedia, Paola Concia contro la sinistra: “Stop al piagnisteo, serve un’idea di futuro”
Il duro attacco della storica attivista Lgbtq+ alla sinistra mondiale dopo l’Inauguration Day di Donald Trump. Il suo post sui social scatena polemiche.
La sinistra e l’incapacità di guardare al futuro
Con il nuovo insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, si riaccendono i riflettori su un tema che, secondo l’attivista Paola Concia, rappresenta uno dei grandi nodi irrisolti della sinistra mondiale: la mancanza di un progetto concreto per il futuro. La femminista e storica sostenitrice dei diritti Lgbtq+ ha pubblicato un post su Facebook che, in poche ore, ha generato reazioni contrastanti, sia tra chi l’ha elogiata per il coraggio, sia tra chi l’ha duramente criticata.
Nel suo intervento, Concia ha sottolineato come l’attuale sinistra, a suo parere, si sia trasformata in una forza politica che “guarda al passato con idee polverose”, incapace di affrontare le sfide del presente e del futuro. Ha parlato di una sinistra “nemica della libertà, della tecnologia” e caratterizzata da una visione “cupa” del mondo. “Trump – scrive – la sinistra se lo è andato a cercare. E adesso vediamo che succede”.
La polemica si allarga toccando anche il contesto europeo. Concia critica apertamente il cancelliere tedesco Olaf Scholz, definito “il peggiore della storia” e ritenuto responsabile dell’ascesa di forze di estrema destra in Germania. Non mancano parole dure verso l’Europa, descritta come “tramortita, un pugile suonato”.
Le accuse all’estremismo woke e l’assenza di un progetto politico
Uno dei temi centrali del discorso di Paola Concia è l’estremismo woke, accusato di aver generato una serie di tensioni e contraddizioni che, a suo dire, hanno favorito l’ascesa della destra conservatrice. Tra gli esempi citati, la decisione di alcuni Stati di regolamentare la partecipazione degli atleti trans nelle competizioni sportive femminili. Secondo Concia, l’ideologia woke ha portato a “cancellare le donne” e introdurre isterismi che si sono rivelati controproducenti per la stessa sinistra.
Ha anche denunciato il ricorso sistematico alla giustizia come arma politica contro gli avversari, ammonendo che questa prassi finisce per minare la democrazia stessa. Non è mancato un riferimento ai valori occidentali, che secondo Concia dovrebbero essere difesi apertamente: “Se la sinistra crede davvero nei valori occidentali, allora deve condannare l’Islam che segrega le donne e uccide i gay e i trans”.
Europa, Stati Uniti e le accuse a Giorgia Meloni
Sul piano internazionale, Concia ha rivolto un’ulteriore critica alla sinistra europea, accusata di non avere una strategia per affrontare le sfide globali e di lasciare così spazio alle forze conservatrici. Interpellata sull’attacco mosso da alcuni a Giorgia Meloni, accusata di aver messo in pericolo la sovranità italiana partecipando alla cerimonia di insediamento di Trump, Concia ha ribattuto: “Quando ci andava Renzi da Obama, era vassallaggio? La verità è che l’Europa deve smettere di reagire e iniziare ad agire”.
Un messaggio chiaro e netto, il suo, che invita la sinistra a “mettere da parte il piagnisteo” e affrontare con pragmatismo le sfide di un mondo sempre più complesso.