Legge di stabilità si dell’Unione Europea ma esame rinviato a marzo

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Nessun ostacolo da parte dell’Unione Europea alla legge di stabilità presentata dall’esecutivo Renzi.

La commissione europea, preposta all’esame delle legge stabilità degli stati membri, durante una lunga riunione tenutasi ieri, ha dato il via libera alle esecutivo italiano sulla finanziaria 2015.

La commissione, alla fine della riunione, ha consigliato al governo italiano di continuare sulla via, già intrapresa, delle riforme, riconoscendo che la situazione economica è particolarmente grave ed ha rimandato qualsiasi decisione su eventuali sanzioni a marzo prossimo quando esaminerà nuovamente la situazione economica dell’Italia, Francia e Belgio.

L’ok da parte della commissione europea non era certo e si attendeva che la decisione fosse presa martedì  prossimo.

La commissione, invece, ha anticipato il suo parere alla giornata di ieri con grossa soddisfazione del governo italiano che attendeva da tempo il via libera alla legge di stabilità.


Sembra che ad influire in modo positivo sul parere della Comunità Europea sia stata anche l’intesa sulle questioni economiche tra Renzi ed il presidente della commissione europea, il lussemburghese Juncker, avvenuto durante il G 20 in Australia.

Ora il governo darà una accelerata all’approvazione della legge di stabilità che dovrà avvenire entro il prossimo mese di dicembre.

Alcune variazioni alle legge di stabilità saranno presentata martedì prossimo alla Camera.

La prima riguarderà la riforma del canone rai con il pagamento dell’imposta con la bolletta dell’energia elettrica.

La nuova riforma del canone rai sarà adottata dal governo italiano per avere un maggior gettito di 300 milioni di euro.

Altre novità saranno la social card per gli immigrati e l’iva per gli e-book che scenderà dal 22 al 4%.

Il ministro dell’economia Pier Paolo Padoan aveva scritto una  lettera alla commissione europea nella quale spiegava le finalità della nuova legge di stabilità italiana: “Secondo tutti gli indicatori chiave di lungo termine, il debito pubblico italiano è più sostenibile di quelli della maggior parte dei paesi della Ue dal momento che le vulnerabilità derivanti dall’invecchiamento della popolazione sono state affrontate con una riforma delle pensioni di largo respiro e con stretti controlli sulla spesa sanitaria. Gli indicatori evidenziano anche buoni risultati nel breve e medio termine”.

Padoan aveva anche dichiarato che il governo è impegnato nelle riforme: “Il Governo italiano è fermamente impegnato ad affrontare le radicate debolezze strutturali dell’economia ed è attualmente intento ad applicare un’agenda di riforme vasta e di ampio respiro allo scopo di dare al Paese l’organizzazione istituzionale e le regole e gli incentivi più appropriati per stimolare la crescita, la competitività e l’occupazione”.

Nei prossimi giorni la parola passerà al parlamento che dovrà votare la legge di stabilità anche se si prevede che il governo per l’approvazione della nuova legge di stabilità dovrà superare molti ostacoli provenienti dalle opposizioni, Lega Nord e Movimento Cinque Stelle in primis e anche della minoranza Dem contraria su alcuni punti contenuti sulla finanziaria stessa.