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La Meloni non arretra un millimetro e risponde a tono ai magistrati, “Rivendico il diritto di governare”

La premier ribadisce la determinazione del governo a proseguire con il piano per la gestione dei migranti in Albania. “Il tempo del lassismo è finito”.

Protocollo Italia-Albania: il governo tira dritto

Nonostante le polemiche e le difficoltà, Giorgia Meloni conferma che il protocollo Italia-Albania andrà avanti. Alla Conferenza dei prefetti e dei questori, la premier ha dichiarato:

“Il governo è determinato a portare avanti il protocollo Italia-Albania: siamo pronti a trovare una soluzione per ogni ostacolo che appare”.

Meloni ha rivendicato il diritto della politica di governare, sottolineando che sulla gestione dei flussi migratori la volontà della maggioranza dei cittadini è chiara:

“Ci chiedono di fermare l’immigrazione illegale, che produce insicurezza e mancata integrazione”.

“Basta con lo Stato che si volta dall’altra parte”

La presidente del Consiglio ha ribadito che il suo governo punta su legalità e sicurezza:

“È finito il tempo del lassismo e della sottovalutazione. Lo Stato non può più voltarsi dall’altra parte”.

Ha poi rivolto un messaggio ai rappresentanti delle forze dell’ordine:

“Questo è il tempo della legalità e del rispetto delle regole. È il tempo in cui i servitori dello Stato possono finalmente riscoprire il valore immenso del loro lavoro. Grazie per ciò che fate ogni giorno”.

Il nodo dei Paesi sicuri e i contrasti con la magistratura

Meloni ha anche chiesto di anticipare l’entrata in vigore delle norme del Patto europeo su immigrazione e asilo, in particolare sulla definizione di Paesi sicuri.

“Dobbiamo fare chiarezza su un tema controverso, oggetto di provvedimenti giudiziari che disattendono quanto stabilito dal Parlamento italiano”, ha detto la premier, criticando l’idea della supremazia della normativa europea rispetto a quella italiana.

L’appello all’unità: “Remare tutti nella stessa direzione”

In chiusura, Meloni ha lanciato un appello all’unità tra istituzioni e forze dell’ordine:

“Se non lavoriamo insieme, se qualcuno non fa perfettamente il suo lavoro, anche il lavoro degli altri viene vanificato”.

La premier conferma così la sua linea intransigente sull’immigrazione e sulla sicurezza, rivendicando il ruolo del governo nel dettare la strategia sulle politiche migratorie, nonostante le critiche e gli ostacoli incontrati lungo il cammino.