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Papa Francesco, quadro clinico complesso: ricovero prolungato al Gemelli, voci su possibili dimissioni, il ruolo del Cardinale Camerlengo

Il Pontefice è ricoverato da venerdì scorso al Policlinico Gemelli di Roma. La Sala Stampa vaticana conferma una degenza ospedaliera prolungata a causa di un’infezione polimicrobica.

Preoccupazione per la salute del Papa

Cresce la preoccupazione per le condizioni di Papa Francesco, ricoverato da giorni al Policlinico Gemelli di Roma. La Sala Stampa vaticana ha parlato di un “quadro clinico complesso”, sottolineando la necessità di una degenza ospedaliera adeguata.

Secondo gli ultimi aggiornamenti, gli accertamenti effettuati hanno rivelato la presenza di una infezione polimicrobica, ovvero causata da diversi microrganismi, per la quale è stato modificato il trattamento terapeutico. Nonostante il ricovero prolungato, il Pontefice non ha febbre e, in serata, ha telefonato alla parrocchia della Sacra Famiglia di Gaza, segno di una ripresa delle sue attività, seppur limitata.

“Era stanco, ma con voce chiara. Ci ha chiesto come stavamo, ha ringraziato per le preghiere e ci ha dato la sua benedizione”, ha riferito il parroco padre Gabriel Romanelli.

Annullata l’udienza generale, incertezza sugli impegni del Giubileo

A causa della degenza, il Vaticano ha annullato l’udienza generale prevista per mercoledì, e il Pontefice non sarà presente nemmeno domenica per il Giubileo dei diaconi.

Le condizioni di salute del Papa pongono interrogativi sulla gestione dell’Anno Santo, evento cruciale per la Chiesa cattolica. La sua assenza potrebbe influenzare l’organizzazione di celebrazioni e appuntamenti previsti per il Giubileo 2025, così come i riti della Settimana Santa.

Le gerarchie vaticane stanno valutando possibili soluzioni, ma la questione su chi possa sostituire il Papa in caso di prolungata indisponibilità resta aperta. Giovanni Paolo II, nonostante la lunga malattia, non delegò mai formalmente le sue funzioni, e anche in passato casi simili sono stati rari.

Possibili scenari e il ruolo del camerlengo

In caso di impedimento temporaneo, il cardinale camerlengo – attualmente Kevin Joseph Farrell – ha il compito di amministrare i beni dello Stato Vaticano. Tuttavia, il suo ruolo diventa più rilevante solo in caso di sede vacante, ovvero dopo la morte del Papa.

Un altro scenario ipotizzato è quello delle dimissioni, sebbene Francesco abbia sempre ribadito di voler restare al suo posto “vita natural durante”. Tuttavia, il Pontefice ha confermato di aver scritto una lettera di rinuncia nei primi mesi del pontificato, da utilizzare solo in caso di impedimento permanente delle sue capacità decisionali.

Preghiere e attenzione internazionale

La notizia del ricovero ha avuto grande eco nei media internazionali, soprattutto in Argentina, Paese natale del Pontefice. Intanto, davanti al Policlinico Gemelli, fedeli e pellegrini si radunano per pregare, deponendo fiori e lumini davanti alla statua di Giovanni Paolo II, in segno di vicinanza e affetto verso il Papa.

Per il momento, il Vaticano continua a monitorare la situazione giorno per giorno, mentre il mondo cattolico resta in attesa di aggiornamenti sulle condizioni del Santo Padre.