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Valerio Scanu replica alle critiche a Ora o mai più: “Sembra che saper cantare sia una colpa”

Il cantante Valerio Scanu si difende dalle osservazioni sulla sua esibizione durante la semifinale di Ora o mai più, rispondendo con tono polemico alle critiche ricevute.

Le critiche alla performance di Valerio Scanu

Valerio Scanu, protagonista della nuova edizione di Ora o mai più, ha dovuto affrontare, durante la semifinale del 22 febbraio, diverse critiche sulla sua esibizione. In scena, il cantante ha scelto di interpretare il brano “Poster” di Claudio Baglioni insieme a Rita Pavone. La sua esecuzione ha suscitato opinioni contrastanti, con alcuni membri della giuria che hanno espresso apprezzamenti, mentre altri hanno sollevato dubbi sulla sua interpretazione. Tra i giudizi più severi, quello di Donatella Rettore, che ha affermato: “Valerio per me è un cantante di classe e per me un cantante di classe non grida mai. Questo Baglioni mi è sembrato Claudio Villa”. Nonostante il tono critico, la Rettore ha comunque attribuito un voto positivo, un 8.

Tuttavia, Valerio Scanu non ha tardato a rispondere alle osservazioni, chiarendo la propria posizione: “Quando fate i commenti io mi devo sempre risentire, mi sono percepito bene. Se è uscito fuori questo è di certo per qualcosa che ho dato io, ma non ho giustificazioni al momento”. Non sono mancati anche momenti di ironia, quando ha scherzato sull’esperienza a Sanremo nel 2010, ricordando le polemiche con l’orchestra: “Adesso lanciate in aria gli spartiti”.

La risposta di Scanu alla critica dei giornalisti

Dopo i commenti dei coach, sono arrivati anche quelli dei giornalisti, che hanno sottolineato come la sua performance, pur essendo tecnicamente impeccabile, fosse risultata “quadrata”, priva di sfumature. Una critica che ha fatto scattare la replica piccata di Scanu: “È così, in prova veniva meglio. Ma purtroppo questo brano è così”. Poi, il cantante ha aggiunto un altro spunto di riflessione, con una battuta che non ha mancato di suscitare discussioni: “Adesso sembra quasi che saper cantare sia una colpa. Questo è un brano che se lo fai devi cantarlo”. Con queste parole, Scanu ha messo in evidenza le difficoltà che alcuni brani, come “Poster”, possono comportare nella gestione vocale, ritenendo che la sua interpretazione fosse strettamente legata alla natura stessa del pezzo.

L’intervento di Scanu ha fatto riflettere sulla natura delle critiche ricevute, invitando a una maggiore comprensione delle sfide che comporta l’esecuzione di brani complessi. La sua esibizione, pur suscitando pareri discordanti, ha mostrato un lato più determinato e consapevole dell’artista, che si è visto costretto a difendere la propria arte da quelli che considera giudizi superficiali.