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Latina, la sindaca Matilde Celentano insultata online per il suo aspetto: “Non era botox, avevo un tumore”

Dopo le offese sul suo aspetto fisico, modificato dalle cure chemioterapiche, la prima cittadina ha denunciato gli haters. Accettate le scuse, scattano i lavori socialmente utili.

La sindaca di Latina, Matilde Celentano (Fratelli d’Italia), ha deciso di reagire con fermezza agli insulti ricevuti sui social, rivolti non al suo operato politico, ma al suo aspetto fisico, cambiato in seguito a cure chemioterapiche. Accusata di essersi sottoposta a trattamenti estetici, ha deciso di sporgere denuncia contro due utenti di Facebook, che ora dovranno svolgere lavori socialmente utili come parte di un percorso di giustizia riparativa.

Il body shaming contro la sindaca

Tutto è iniziato nel giorno dell’inaugurazione di un nuovo parco cittadino, quando sui social sono comparsi commenti offensivi sul viso della prima cittadina. Tra le accuse più sprezzanti: “Labbra a canotto, viso gonfio, ecco i soldi dei politici che fine fanno”. Celentano ha spiegato di essere cambiata fisicamente a causa delle cure per un tumore, non certo per interventi estetici.

“Sono stata vittima di body shaming mentre svolgevo il mio ruolo di sindaco”, ha dichiarato la prima cittadina, aggiungendo di aver deciso di procedere legalmente per difendere non solo sé stessa, ma anche tutte le donne vittime di violenza verbale e giudizi superficiali.

Le scuse degli haters e la giustizia riparativa

Dopo la denuncia, i due autori degli insulti – un uomo e una donna – hanno deciso di inviare lettere di scuse alla sindaca, che ha scelto di accettarle, riconoscendo la loro presa di coscienza. Come misura riparativa, entrambi si sottoporranno a lavori socialmente utili, evitando così il processo.

“Non ho mai voluto un risarcimento, che avrei comunque donato in beneficenza”, ha precisato Celentano, “ma ho voluto dare un segnale forte contro il body shaming”.

Un messaggio contro ogni forma di violenza verbale

La sindaca ha concluso con un appello chiaro: “Nessuno deve mai sentirsi giudicato o umiliato per come appare”. Il suo gesto segna un passo avanti nella lotta contro l’odio online e la discriminazione basata sull’aspetto fisico, temi sempre più centrali nel dibattito pubblico.