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Caso Diciotti, la dura replica di Matteo Salvini, “Sentenza vergognosa, paghino i giudici se amano i clandestini”

La sentenza che impone un risarcimento ai migranti scatena la reazione di Salvini e della Lega, mentre l’opposizione difende il verdetto. Meloni attacca: “Paghino i giudici”.

La sentenza della Cassazione e il precedente politico

La Corte di Cassazione ha stabilito che lo Stato italiano dovrà risarcire i migranti coinvolti nel caso della nave Diciotti, bloccati a bordo dal 16 al 25 agosto 2018 su decisione dell’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini. Il verdetto, emesso venerdì 7 marzo, ha acceso lo scontro politico tra governo e opposizioni.

All’epoca, la vicenda aveva portato all’apertura di un’inchiesta per sequestro di persona nei confronti di Salvini. Tuttavia, la Procura di Palermo aveva chiesto l’archiviazione, ritenendo che il provvedimento rientrasse nelle prerogative del ministro. Il tribunale dei ministri aveva invece chiesto l’autorizzazione a procedere, ma il Senato aveva respinto la richiesta, impedendo così il processo.

Nonostante la chiusura dell’inchiesta penale, la Cassazione ha ora stabilito che il governo italiano è responsabile di un illecito civile, riconoscendo ai migranti il diritto a un risarcimento per la prolungata permanenza forzata sulla nave.

Salvini: “Sentenza vergognosa, paghino i giudici”

La reazione della Lega non si è fatta attendere. Lo stesso Matteo Salvini ha attaccato duramente la decisione dei giudici:

“Questa sentenza è vergognosa, un’invasione di campo indebita. Il governo di allora riteneva prioritario difendere i confini e contrastare l’immigrazione clandestina. Ora si pretende che siano i cittadini italiani a pagare per questa scelta. Paghino i giudici di tasca propria!”.

Il leader della Lega ha poi rincarato la dose:

“Se c’è qualche giudice che ama così tanto i clandestini, li accolga a casa sua. Magari se di fronte al palazzo della Cassazione allestissero un campo rom o un centro profughi, qualcuno cambierebbe idea”.

Anche esponenti della maggioranza hanno espresso indignazione per il verdetto, parlando di un precedente pericoloso che potrebbe incentivare ulteriori richieste di risarcimento da parte di migranti arrivati in Italia irregolarmente.

Le opposizioni difendono la sentenza e attaccano Meloni

Dall’altro lato, le opposizioni hanno difeso la sentenza, accusando il governo di alimentare un clima di scontro istituzionale.

La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha replicato alle dichiarazioni della premier Giorgia Meloni, che aveva definito la decisione della Cassazione “un insulto agli italiani”:

“Giorgia Meloni continua a delegittimare la magistratura per coprire i fallimenti del suo governo. Il problema dell’Italia non è questa sentenza, ma i tagli alla sanità e ai salari che Meloni continua ad attuare”.

Anche Nicola Fratoianni di Alleanza Verdi e Sinistra ha attaccato l’esecutivo:

“Meloni e Salvini attaccano la magistratura, ma dovrebbero rispettare le sentenze. La destra sta giocando con il fuoco. In uno Stato di diritto, le istituzioni non si attaccano per convenienza politica”.

Un verdetto che fa discutere

La decisione della Cassazione segna un passaggio delicato nel rapporto tra politica e magistratura. Il centrodestra accusa i giudici di interferire nelle scelte di governo, mentre le opposizioni difendono il principio di legalità. Il caso Diciotti, a distanza di anni, continua a essere un tema caldo nel dibattito politico italiano, con posizioni sempre più polarizzate sul tema dell’immigrazione e della gestione delle frontiere.