Vannacci contro la Von der Leyen: “Piano militare di Ursula una follia. Ultime rovine di una Ue insignificante”
L’europarlamentare leghista attacca il piano di Bruxelles, denunciando una politica che penalizza l’Italia e promuove una guerra senza fine.
Critiche al piano da 800 miliardi per il riarmo
L’europarlamentare della Lega Roberto Vannacci si scaglia contro il piano europeo per il riarmo da 800 miliardi di euro, proposto dalla Commissione guidata da Ursula von der Leyen. In un’intervista ad Affaritaliani.it, il generale critica duramente la direzione intrapresa dall’Unione Europea, accusandola di destinare risorse ingenti a missili e armamenti anziché a settori cruciali come sanità, energia, sicurezza e difesa delle frontiere.
“L’Europa, che per anni ha imposto rigide regole di stabilità impedendo la crescita, ora si indebita per la truffa del Green Deal e propone lo stesso approccio per il riarmo”, sostiene Vannacci, sottolineando come l’Unione stia sacrificando gli interessi dei cittadini per una strategia bellica.
“L’UE spinge per la guerra invece di costruire la pace”
Il politico leghista critica aspramente la posizione dell’Europa nei confronti della Russia, accusandola di voler proseguire il conflitto con Mosca anziché favorire la diplomazia.
“La Russia viene dipinta come il grande Satana, mentre attentati e crimini contro cittadini europei vengono perpetrati quasi quotidianamente da immigrati spesso irregolari”, attacca Vannacci, ribadendo la necessità di un cambio di rotta nelle politiche di Bruxelles.
Secondo l’europarlamentare, l’Unione Europea ha ormai perso il contatto con la realtà, operando attraverso una tecnocrazia autoritaria e antipopolare. “Gli stessi leader europei che sfilano con le bandiere arcobaleno e parlano di pace, oggi votano per un’escalation militare senza precedenti, ostacolando il dialogo tra USA e Russia”, aggiunge.
“Restituire sovranità agli Stati, cambiare questa Europa”
L’ex generale denuncia anche il peso eccessivo della burocrazia europea sulle economie nazionali, accusando Bruxelles di soffocare i settori produttivi italiani, dai balneari agli agricoltori, dai pescatori ai piccoli imprenditori.
“L’UE impone direttive che ignorano le esigenze locali, danneggiando chi produce ricchezza e lavoro. L’obiettivo è chiaro: ridurre la sovranità nazionale per sostituirla con un’autorità tecnico-burocratica”, sostiene Vannacci, rilanciando l’idea di una nuova Europa basata sulle identità nazionali e sulla volontà popolare.
“Questa Europa va cambiata profondamente. Con la Lega e con i Patrioti vogliamo costruire un’Europa che difenda i popoli, non che imponga regole calate dall’alto”, conclude.