Trump pronto a riconoscere la Crimea come territorio russo, la fine delle ostilità è vicina?
L’amministrazione Trump sta discutendo la possibilità di riconoscere la Crimea come parte della Russia, nel tentativo di porre fine al conflitto in Ucraina.
Possibile svolta sulla Crimea
Gli Stati Uniti potrebbero riconoscere ufficialmente la Crimea come territorio russo. L’indiscrezione, riportata da Semafor, arriva mentre l’amministrazione di Donald Trump cerca una soluzione per mettere fine alla guerra in Ucraina. Fonti vicine alla Casa Bianca affermano che il presidente non avrebbe ancora preso una decisione definitiva, ma il tema sarebbe oggetto di discussione tra i vertici dell’amministrazione.
Secondo le stesse fonti, tra le opzioni al vaglio ci sarebbe anche la possibilità di fare pressione sull’Onu affinché riconosca a livello internazionale l’annessione della Crimea alla Russia, avvenuta nel 2014. Questa mossa, se confermata, rappresenterebbe un netto cambiamento rispetto alla posizione mantenuta dagli Stati Uniti negli ultimi dieci anni, allontanandosi dalla linea di sostegno all’integrità territoriale dell’Ucraina seguita dalle precedenti amministrazioni.
Il colloquio tra Trump e Putin
Nel corso di una visita al Kennedy Center, Trump ha confermato l’intenzione di parlare con Vladimir Putin nelle prossime ore. “Parlerò con Putin domani mattina”, ha dichiarato il presidente americano, come riportato da Bloomberg. Trump ha ribadito l’obiettivo di raggiungere un cessate il fuoco e avviare un negoziato di pace: “Stiamo cercando di fare la cosa giusta. Non è stato facile. Vogliamo un cessate il fuoco e poi un accordo di pace”.
L’ex presidente Joe Biden è finito nel mirino di Trump per la gestione del conflitto: “Ha dato 350 miliardi di dollari all’Ucraina, è stato un incompetente. È uno scandalo quello che ha fatto”, ha attaccato il tycoon.
La posizione della Casa Bianca e del Cremlino
La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha affermato che gli sforzi diplomatici stanno portando a progressi significativi: “Siamo all’ultimo miglio verso la pace. Non siamo mai stati così vicini a un accordo di pace e il presidente è determinato a ottenerne uno”, ha dichiarato in conferenza stampa.
Da Mosca, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha riferito che Putin e Trump decideranno autonomamente i tempi di un possibile incontro di persona: “Se i presidenti prenderanno una decisione, allora l’incontro sarà ovviamente preparato entro i tempi stabiliti dagli stessi capi di Stato”, ha affermato Peskov, citato dall’agenzia Ria Novosti.
Intanto, la Russia ha espresso preoccupazione per le discussioni in corso in Francia e in altri Paesi europei sull’eventuale invio di un contingente militare in Ucraina. Mosca considera questa ipotesi “una tendenza assolutamente pericolosa”, che potrebbe aggravare ulteriormente le cause del conflitto.