Conclave del 7 maggio: Peter Turkson tra i favoriti. Chi è il cardinale africano vicino alla visione di Papa Francesco
Vicino ai temi cari a Bergoglio, Peter Turkson incarna un profilo in grado di unire sensibilità progressiste e dottrina tradizionale. Per molti è il “papa nero” possibile.
Il nome di Peter Turkson tra i papabili
Manca ormai poco al conclave del 7 maggio, e tra le figure considerate con maggiore attenzione dai cardinali spicca quella del cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, ghanese, 76 anni, da tempo ritenuto uno dei profili più autorevoli della Chiesa cattolica africana. Il suo nome sta rapidamente guadagnando consensi anche tra gli analisti e i bookmaker, che nelle ultime ore lo danno in forte ascesa tra i candidati al soglio di Pietro.
Il cardinale Turkson non è una novità negli ambienti vaticani: è stato Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace e poi Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, incarico ricevuto nel 2016 direttamente da Papa Francesco, che lo ha voluto a capo di uno dei dicasteri più strategici della sua riforma.
Il profilo: equilibrio tra impegno sociale e dottrina
Peter Turkson è considerato un ponte tra le due anime della Chiesa cattolica contemporanea. Se da una parte è vicino al magistero sociale di Bergoglio – temi come la tutela dei migranti, la lotta alla povertà, la giustizia sociale e la difesa del creato sono ricorrenti nei suoi interventi –, dall’altra mantiene una solida aderenza alla dottrina tradizionale su questioni teologiche e morali, un aspetto che potrebbe renderlo una figura di compromesso anche per i porporati più conservatori.
“Lo sviluppo ha bisogno di una bussola morale”, ha ribadito più volte nei suoi interventi pubblici, sottolineando l’urgenza di accompagnare il progresso economico con giustizia e responsabilità etica.
Una lunga carriera tra Ghana, Roma e New York
Nato a Wassaw Nsuta, in Ghana, l’11 ottobre 1948, ordinato sacerdote nel 1975, Turkson ha studiato in Ghana, New York e Roma, prima di essere nominato vescovo nel 1992 da Papa Giovanni Paolo II. È diventato cardinale nel 2003, partecipando a due conclavi: quello del 2005 che elesse Papa Benedetto XVI e quello del 2013 che portò al pontificato di Francesco.
È stato presidente della Conferenza dei Vescovi del Ghana e poi della Conferenza episcopale regionale dell’Africa occidentale, acquisendo grande esperienza e visibilità all’interno della Chiesa africana e mondiale. Dal 2022 ricopre il ruolo di Cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze e delle Scienze Sociali, un’ulteriore testimonianza della fiducia che gode ancora oggi in Vaticano.
Parla sei lingue, tra cui inglese, francese, tedesco, italiano ed ebraico, oltre alla lingua fante, ed è stato insignito di numerose lauree honoris causa nel corso degli anni.
Il significato simbolico e la svolta possibile
L’eventuale elezione di Peter Turkson avrebbe un valore profondamente simbolico, segnando per la prima volta l’ascesa al soglio pontificio di un papa africano. In un momento in cui la Chiesa cerca di rafforzare la sua presenza globale e ricucire le sue molteplici sensibilità interne, la sua figura potrebbe rappresentare un punto d’equilibrio tra tradizione e rinnovamento, nord e sud del mondo, dottrina e azione sociale.