Monza, eseguito il primo straordinario trapianto integrale di ginocchio

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L’ equipe medica guidata dal dottor Domenico Siro Brocchetta ha eseguito un trapianto di ginocchio mai realizzato prima.

Il trapianto è stato eseguito su di una donna di 37 che non sopportava più la protesi che già aveva.

L’intervento è avvenuto al policlinico di Monza dove è stato impiantato alla donna un ginocchio di un donatore che aveva articolazioni compatibili con la paziente.

La donna si era sottoposta già a diversi interventi al ginocchio.

Il trapianto di ginocchio, il primo al mondo, è avvenuto venerdì 28 novembre 2014 e ha richiesto un intervento della durata di sette ore circa.


Il dottor Domenico Siro Brocchetta ha così illustrato lo straordinario trapianto al ginocchio effettuato dall’equipe medica italiana: “Tolta la vecchia protesi, occorreva riempire uno spazio di oltre 25 centimetri. Quindi abbiamo chiesto alla banca dell’osso dell’Istituto Ortopedico Gaetano Pini di Milano di fornirci una articolazione intera, comprendente anche porzioni di femore e di tibia, compresi i legamenti, precisando anche le caratteristiche di età e di altezza della donatrice, che dovevano essere simili a quelle della donna da sottoporre a trapianto”.

Il medico Domenico Siro Brochetta , primario all’ospedale di Monza del reparto di chirurgia protesica di anca a ginocchio, ha spiegato quali sono state le difficoltà incontrate per portare a termine la delicata operazione: ”Le difficoltà sono state notevoli. Dall’operare senza toccare i nervi, al collegare tutti i tendini, dai collaterali mediale e laterale e il tendine del quadricipite con il muscolo. In particolare, abbiamo innestato il perone all’interno del canale midollare del perone della paziente e la stessa cosa è stata fatta col femore, senza mettere placche esterne”.

Il dottor Domenico Siro Brocchetta ha reso noto che l’intervento non ha comportato alcuna complicanza.

L’iter post operatorio dovrà essere necessariamente graduale, infatti, il primo step sarà quello di esercitare una ginnastica passiva, poi la paziente potrà assumere una posizione eretta ma solo con l’ausilio delle stampelle.