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Sondaggi 2025, Pd crolla, vola Fratelli d’Italia, crescono anche M5s, Avs e Azione, calano FI e Lega

Da aprile a maggio il Pd perde terreno nei sondaggi, mentre Fratelli d’Italia consolida il primato e altri partiti d’opposizione guadagnano consensi.

Fratelli d’Italia resta primo, il Pd scivola sotto il 22%

Secondo l’ultima rilevazione dell’istituto Tecnè per l’agenzia Dire, il mese appena trascorso ha segnato un netto cambio di direzione nei consensi elettorali. Fratelli d’Italia si conferma al primo posto nelle intenzioni di voto con il 30%, in crescita di tre decimi rispetto a metà aprile. Il partito guidato dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni sembra continuare la sua fase di stabilità, almeno sul piano dei sondaggi.

Al contrario, il Partito Democratico attraversa un periodo difficile. I dati lo attestano al 21,4%, con una flessione di 0,7 punti percentuali in un mese. Il distacco con FdI si allarga così a 8,6 punti, segnando il peggioramento più marcato tra tutte le forze politiche principali.

Schlein perde fiducia, opposizioni in ordine sparso ma in crescita

La flessione del Pd si riflette anche sul gradimento personale della segretaria Elly Schlein, che secondo Tecnè scende al 29,4%, perdendo sei decimi in un mese. Per confronto, Giorgia Meloni si attesta al 46,5%, con una leggera crescita di due decimi.

Nell’area dell’opposizione, quasi tutti i partiti registrano segnali positivi. Il Movimento 5 Stelle sale al 12,1%, guadagnando mezzo punto. Alleanza Verdi-Sinistra cresce di tre decimi e arriva al 6,1%, mentre Azione di Carlo Calenda recupera mezzo punto e si posiziona al 3,5%.

Resta stabile Giuseppe Conte al 30,3% di gradimento personale, mentre Calenda migliora al 19,8%. I leader Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni si attestano attorno al 16%, con un incremento di tre decimi.

Centrodestra solido ma non tutto sorride: cala Forza Italia, giù anche la Lega

Se Fratelli d’Italia appare in salute, lo stesso non si può dire degli altri alleati di governo. Forza Italia scende all’11,2%, con un calo di tre decimi. Anche la Lega perde terreno, attestandosi all’8,2%, due decimi in meno rispetto al mese precedente.

Si tratta di flessioni contenute, ma che evidenziano un chiaro squilibrio nei rapporti di forza interni alla maggioranza, con il partito di Meloni sempre più dominante.

Centristi stabili o in calo, +Europa in flessione

Tra i partiti più piccoli, Italia Viva di Matteo Renzi resta stabile al 2,1%, mentre +Europa registra un leggero calo e scende all’1,6%. Di recente, il segretario Riccardo Magi ha cercato di riaccendere l’attenzione pubblica sui referendum dell’8 e 9 giugno con un gesto simbolico, travestendosi da fantasma, ma i dati non sembrano premiarlo.

I nodi politici del Pd e le ipotesi sul calo

La rilevazione non indica motivazioni dirette per le variazioni di consenso, ma alcune ipotesi circolano tra gli analisti. Il Pd appare diviso su dossier chiave come il riarmo europeo e i referendum sul lavoro, mentre altre forze d’opposizione hanno assunto posizioni più nette. Il Movimento 5 Stelle e Avs si sono schierati contro il riarmo, Azione a favore. Le indecisioni interne potrebbero aver influito sul giudizio dell’elettorato.

D’altro canto, anche Fratelli d’Italia mantiene una linea poco definita su temi divisivi, cercando di non schierarsi né con la Lega, contraria al riarmo, né con Forza Italia, favorevole.