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Insulti a La Russa dal palco della Cgil, “Basta**o con la fiamma tricolore”, bufera su Landini: “Silenzio inaccettabile”

Durante l’evento contro l’astensionismo a Roma, il figlio di uno dei fratelli Cervi attacca il presidente del Senato con parole pesanti. Fratelli d’Italia chiede una presa di distanza.

Cervi insulta La Russa: “Basta**o con la fiamma tricolore”

Un episodio destinato a far discutere ha scosso la manifestazione della Cgil contro l’astensionismo sui referendum dell’8 e 9 giugno, tenutasi a Roma, in piazza Vittorio. Sul palco è salito Adelmo Cervi, figlio di Aldo Cervi, uno dei sette fratelli fucilati dai fascisti nel 1943, accolto come “amico della Cgil”.

Nel suo intervento, Cervi ha duramente attaccato la seconda carica dello Stato, il presidente del Senato Ignazio La Russa, con toni che hanno immediatamente acceso la polemica politica: “Di un bastao come La Russa non ho bisogno di parlare. La cosa vergognosa è che un bastao del genere sia la seconda carica dello Stato e che abbiamo chi ci governa che gira ancora con la fiamma tricolore appiccicata al vestito”. Il riferimento è alla nota simbologia legata al passato del Movimento Sociale Italiano.

Cervi ha poi lanciato un appello all’unità delle forze progressiste: “Uniamoci tutti quanti a portare avanti questa battaglia, perché la tappa più importante che avremo dopo è quella di unirci con tutta la sinistra e i democratici per mandare a casa questo governo di destra. O siamo capaci di rimandarli nelle fogne da dove sono usciti, o avremo sempre un prezzo pesante da pagare”.

Malan: “Non si onora così il nome che porta”

Non si è fatta attendere la reazione del centrodestra, in particolare di Fratelli d’Italia. Il presidente dei senatori del partito, Lucio Malan, ha commentato con fermezza: “Quanto accaduto sul palco della Cgil non può passare sotto silenzio. Abbiamo massimo rispetto personale per Adelmo Cervi per le vicende familiari, ma dare del ‘basta**o’ al presidente del Senato non pare onorare il cognome che porta. Così si alimenta un clima pericoloso che rischia di fomentare violenza. Mi auguro che il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, trovi il modo di prendere le distanze”.

Nel mirino anche il mancato intervento del segretario del sindacato, presente alla manifestazione ma rimasto in silenzio dopo l’attacco.

Delmastro: “Clima avvelenato alimentato dalla sinistra”

Dura anche la reazione del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro delle Vedove, anch’egli esponente di Fratelli d’Italia: “L’insulto volgare rivolto a Ignazio La Russa dal palco della Cgil non è solo indegno, ma rappresenta il sintomo di un clima avvelenato che certa sinistra continua ad alimentare scientemente: un odio politico che, dalla propaganda, si riversa ormai sistematicamente nelle piazze italiane”.

Delmastro ha poi sottolineato la solidità istituzionale del presidente del Senato: “Conosco bene il senso delle istituzioni che contraddistingue La Russa: non sarà certo scalfito da chi urla per delegittimare. Trovo però inaccettabile che nessuno, nemmeno Landini, abbia sentito il dovere di dissociarsi”.

La vicenda riaccende il dibattito sul linguaggio nei comizi e nelle piazze e sulla responsabilità dei promotori nel garantire un clima di confronto civile. Per ora, dal vertice della Cgil non è giunta alcuna replica ufficiale.