Feltri attacca la giustizia italiana: “I casi Stasi e Bossetti sona una vergogna, i magistrati non pagano mai”
Vittorio Feltri critica duramente la magistratura, il ministro Nordio e commenta i casi Stasi e Bossetti: “Due errori giudiziari clamorosi”
Feltri: “Il caso Stasi è una vergogna, i magistrati non pagano mai”
Durante un’intervista con Piero Chiambretti nel programma Donne sull’orlo di una crisi di nervi, Vittorio Feltri ha lanciato dure accuse alla giustizia italiana, definendo la condanna di Alberto Stasi per il delitto di Garlasco uno dei più gravi errori giudiziari degli ultimi anni. Secondo il fondatore di Libero, i due precedenti gradi di giudizio avevano assolto l’imputato per assenza di prove, ma ciò nonostante alla fine è arrivata la condanna definitiva.
«Dobbiamo ricordare una cosa molto molto semplice: quello che è stato condannato per il delitto di Garlasco (Alberto Stasi, ndr) è stato assolto in un primo processo per assenza di prove. Poi c’è stato l’appello. E anche lì assolto per assenza di prove. Ma più di quello che cosa dovevano fare? Tre giudizi dobbiamo avere in Italia? Solo da noi avvengono queste putt***», ha dichiarato Feltri, sottolineando che «i magistrati non pagano mai, paga lo Stato e questo mi fa schifo».
Il giornalista ha poi proseguito: «Quello di Garlasco è il più grave errore giudiziario degli ultimi anni. Ma ce n’è un altro che verrà fuori: è quello di Bossetti, che è stato condannato perché era un muratore antipatico».
L’attacco al ministro Nordio: “Consiglia rifugi ridicoli alle donne”
Nel corso della trasmissione, Feltri ha anche commentato le recenti dichiarazioni del ministro della Giustizia Carlo Nordio, che aveva suggerito alle donne vittime di violenza di cercare rifugio in farmacia o in chiesa. La risposta del giornalista è stata immediata e senza filtri: «Il Ministro Nordio consiglia alle vittime di violenza di ‘rifugiarsi in chiesa o in farmacia’? Consiglierei a Nordio di non dire cazz***. Potrei consigliare altri posti dove queste signore si possono rifugiare? A casa mia. Se sono bone».
Un intervento che ha suscitato reazioni anche in studio, tra ironia e disappunto per il tono provocatorio utilizzato dal fondatore di Libero.
La chiusura tra champagne e ironia
Non è mancata una parentesi più leggera durante l’intervista. Feltri ha condiviso una sua riflessione sul vino e sul piacere dello champagne, citando Ernest Hemingway: «Ernest Hemingway sosteneva che pasteggiare a champagne ‘fa bene all’umore e all’amore, ma soprattutto alla seccatura di cambiar vino ogni portata’. Ha perfettamente ragione – ha sentenziato Feltri –. Lo champagne è buonissimo e fa bene all’umore, non c’è il minimo dubbio, e all’amore qualche volta. Ma soprattutto evita la seccatura di cambiare vino a ogni portata. Se bevo champagne, lo bevo fino alla fine, poi mi sbronzo anche leggermente e vado a dormire felice».