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Vannacci contro Consulta e famiglie arcobaleno: “Un figlio ha diritto a un padre e una madre”

Il generale si scaglia contro la sentenza della Corte Costituzionale: “È ideologia travestita da diritto, si viola la natura”

La Consulta ha aperto alla doppia maternità. Il generale Vannacci: “Un bambino nasce da un uomo e una donna, è biologia”

La recente sentenza della Corte Costituzionale, che ha riconosciuto la possibilità per due madri di essere entrambe legalmente genitori di un bambino, continua a far discutere. Il caso, sollevato dal Tribunale di Lucca, ha acceso un acceso dibattito politico e culturale. A intervenire con toni durissimi è stato il generale Roberto Vannacci, oggi europarlamentare della Lega, che ha parlato senza mezzi termini: “È una sentenza ideologica. Si calpestano le leggi della natura e si ignora il bene dei bambini”.

“I figli non si fanno con le intenzioni. Servono un maschio e una femmina”

Per Vannacci, non esiste alcun vuoto normativo da colmare: “La famiglia è un fatto biologico, non una costruzione teorica. I bambini non si creano per volontà, ma da un uomo e una donna. Nessun giudice può modificare la realtà”. Secondo il generale, la Consulta avrebbe agito in contrasto con una sua stessa pronuncia, in cui aveva escluso l’accesso alla procreazione assistita per le donne single “citando l’interesse dei figli ad avere un padre”. La contraddizione, secondo lui, è evidente.

“Unioni gay? Esistono, ma non sono famiglie”

Vannacci non nega l’esistenza delle unioni omosessuali, ma pone un limite netto: “Ben vengano, ma non chiamiamole famiglie. La famiglia è la cellula fondamentale della società, serve a procreare e a educare. Le coppie omosessuali non possono generare figli, è un dato naturale, non ideologico”. E aggiunge: “Non si tratta di amore, ma di diritti del bambino. Ogni bambino ha bisogno della figura paterna e materna. Questa è la base biologica e antropologica su cui si fonda la società”.

“Se mia figlia fosse gay? L’amerei ugualmente, ma proverei a orientarla”

A precisa domanda, Vannacci risponde: “Accoglierei mia figlia con amore, ma l’omosessualità non è innata. Nessuno ha trovato un gene gay. Il condizionamento sociale esiste, e da genitore cercherei di orientarla verso l’eterosessualità, senza violenza o coercizione. Questo è educare”.

“Cittadinanza? No allo ius soli, è un privilegio che si conquista”

Il generale si è espresso anche sul quesito referendario relativo alla cittadinanza: “No allo ius soli. Non si è italiani perché si nasce in Italia o si frequentano le scuole. La cittadinanza è un riconoscimento che si guadagna con l’impegno, la conoscenza della lingua, della cultura, e la volontà di difendere la patria. È un atto d’amore, non un automatismo”.

“Egonu? Mai messo in discussione il suo valore, ma non rappresenta l’italianità somatica”

Sulla polemica nata per le frasi rivolte alla pallavolista Paola Egonu, Vannacci ribadisce la sua posizione: “Non è razzismo dire che somaticamente non rappresenta il fenotipo italiano. È un dato di realtà, non un’offesa. È italiana, è un’atleta eccezionale, ma le sue origini africane sono evidenti. Negarlo è falso e ipocrita”.

“La guerra? Basta illusioni, Kiev non può vincere senza la NATO”

Sulla guerra in Ucraina, Vannacci propone un cambio di rotta: “Non possiamo continuare con la guerra per procura. Senza l’intervento diretto della NATO, l’Ucraina non ha chance. Serve un negoziato, realistico, che tenga conto anche delle esigenze della Russia. Altrimenti ci condanniamo a un conflitto infinito”.

“Israele ha diritto a difendersi, ma non a distruggere Gaza”

“Gli attacchi di Hamas sono atti terroristici inaccettabili, ma la reazione israeliana è spesso sproporzionata. Il popolo palestinese è vittima anche dei suoi stessi carnefici. Le milizie si nascondono tra i civili. Ma Netanyahu non può usare il diritto alla difesa per giustificare un’escalation incontrollata”.

“Sicurezza? Meno slogan e più certezza della pena”

Parlando di criminalità, soprattutto nelle città italiane, Vannacci è netto: “Basta buonismo. Chi commette reati deve pagare, senza sconti. Le forze dell’ordine devono poter usare la forza. E l’immigrazione va controllata: troppi irregolari commettono reati, e i dati del Viminale lo confermano”.

“Immigrazione non è la soluzione alla crisi demografica”

Infine, sulla questione demografica: “Non possiamo importare forza lavoro indiscriminata. Serve immigrazione qualificata e selezionata, come in Canada. E dobbiamo investire sulla natalità italiana: casa, lavoro, sostegno concreto alle famiglie. Solo così salviamo il nostro sistema sociale”.