Leoni contro Leoni: la politica divide padre e figlio sul caso Vannacci, “Mio padre non ha mai fatto parte della mia vita”
Il giovane leader di Forza Italia risponde con freddezza alla durissima lettera del padre Silvio Leoni. Nessun passo indietro su Vannacci.
Leoni, la frattura familiare si consuma sui social
La polemica tra padre e figlio, sullo sfondo del centrodestra, prende toni sempre più netti. Dopo le accuse lanciate da Silvio Leoni sulle pagine de Il Tempo, dove aveva criticato aspramente il figlio Simone per aver attaccato pubblicamente il vicesegretario della Lega Roberto Vannacci, arriva ora la risposta ufficiale del nuovo segretario nazionale dei giovani di Forza Italia. Un messaggio diffuso sui social, sintetico ma contundente, in cui Simone Leoni prende le distanze dal padre, sia politicamente che sul piano personale.
“Pur avendo sofferto molto, ancora oggi non provo rancore per Silvio Leoni, con il quale non ho condiviso nulla dei miei 24 anni di vita”, scrive il giovane forzista in un post dal tono asciutto, privo di commenti aggiuntivi, pubblicato con sfondo nero e testo bianco. Nessun cenno alla vicinanza familiare, solo nome e cognome: un evidente segnale di rottura.
Valori opposti e condanna netta del generale Vannacci
Non c’è traccia di ritrattazioni sulle frasi rivolte al generale Vannacci, che il padre aveva definito “fratello d’armi” nella sua lettera e di cui aveva elogiato il coraggio militare.
Simone Leoni, invece, ribadisce la propria visione, in pieno contrasto con quella del genitore: “Lo perdono per avermi attaccato senza conoscere davvero me e i miei valori”.
Nel messaggio pubblicato, Leoni rivendica chiaramente le sue convinzioni: “Sono cresciuto senza di lui, ma con l’amore di una famiglia che mi ha voluto bene e che mi ha insegnato i valori cristiani del rispetto, della dignità e della centralità della persona”.
Valori che, a suo dire, sarebbero in antitesi con il pensiero e le azioni di Vannacci, da lui già attaccato nei giorni precedenti in occasione del suo esordio da leader della giovanile di Forza Italia, quando lo aveva definito “il generale della codardia”.
“Io vado avanti da uomo libero”
Nessun ripensamento dunque, né sul piano politico né su quello personale. Il post si chiude con parole chiare e inequivocabili: “Vado avanti a testa alta, con la forza delle mie idee. Sempre da uomo libero”. Con questo messaggio, Simone Leoni marca definitivamente la distanza dal padre e si conferma determinato a non arretrare, nonostante gli attacchi pubblici ricevuti dalla sua stessa famiglia.