Italia & Dintorni

Vannacci stronca Landini e la Schlein: “ Per dignità, si dimettessero e sparissero dalla vita politica di questa Nazione”

Il generale Vannacci definisce un fallimento la consultazione sulla cittadinanza, attacca promotori e chiede responsabilità a chi ha speso fondi pubblici.

Referendum definito fallito

Il generale ed europarlamentare Roberto Vannacci, intervenuto da Bruxelles, ha commentato il mancato raggiungimento del quorum, definendo l’intera operazione referendaria “fallita”. Secondo Vannacci, “Ancora una volta l’identità italiana è stata difesa da chi non la reputa solo un pezzo di carta o un espediente per fare cassetto elettorale. Gli italiani hanno scelto, e hanno parlato con voce chiara e ferma: la cittadinanza non si regala”

Accuse verso promotori e spesa pubblica

L’europarlamentare della Lega ha sollevato dubbi sulle risorse impiegate: “Ora rimane una domanda: le risorse e i milioni di Euro spesi per questa inutile tornata referendaria chi li risarcisce? Chi chiederà scusa per aver sperperato fondi che avrebbero potuto essere spesi in sicurezza, sanità, scuola, lavoro, difesa delle piccole imprese, difesa delle frontiere e rimpatri?”

Richiesta di dimissioni e uscita di scena

Vannacci ha poi preso di mira i promotori dei referendum, sostenendo che, dopo un risultato così negativo, “non sarebbe il caso che i promotori dello stesso, almeno per dignità, si dimettessero e sparissero dalla vita sociale e politica di questa Nazione che li ha bocciati senza appello?” .