Scontro politico sull’Iran, le opposizioni attaccano il governo: “Italia complice del conflitto”
Numerosi esponenti dell’opposizione criticano l’esecutivo Meloni per la posizione sull’Iran e chiedono chiarimenti immediati su cooperazione militare e politica estera.
Pressioni sul governo dopo l’attacco a Teheran
L’escalation delle tensioni in Medio Oriente, in particolare tra Israele e Iran, ha innescato una dura reazione delle opposizioni parlamentari italiane, che hanno accusato il governo guidato da Giorgia Meloni di ambiguità e complicità nella gestione della politica estera. L’intervento militare israeliano contro obiettivi iraniani ha sollevato interrogativi sull’allineamento dell’Italia con le strategie internazionali in corso.
Il leader di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli, ha chiesto un’informativa urgente al ministro degli Esteri Antonio Tajani, dichiarando: “È inaccettabile che l’Italia continui a cooperare militarmente con Israele”. Bonelli ha poi aggiunto: “Quello della guerra in Medio Oriente è un problema che doveva essere affrontato dall’Italia e da tutti i governi già da tempo”.
Anche il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, è intervenuto sull’argomento, affermando: “Oltre al genocidio di palestinesi ora l’attacco all’Iran. Qualcuno ha intenzione di fermare il criminale Netanyahu o vogliamo lasciare a lui la decisione di farci trascinare in un conflitto dagli effetti devastanti e imprevedibili senza neppure battere ciglia?”.
Dure critiche anche da altri esponenti di opposizione
L’onorevole Chiara Appendino, intervenuta via social, ha scritto: “Ecco con chi sta l’Italia del governo Meloni: con un genocida che semina morte e distruzione. Per quanto tempo ancora saranno complici? Basta, fermiamoli”. Posizioni analoghe sono state espresse da Giovani Barbera di Rifondazione Comunista, che ha definito “vergognose” le dichiarazioni di Tajani, accusando il governo di “totale subalternità alle posizioni americane e israeliane”.
Anche Nicola Fratoianni, sempre di AVS, ha sollecitato un’iniziativa diplomatica immediata da parte dell’Italia, dichiarando: “Dal governo italiano ci aspettiamo parole chiare e soprattutto un’iniziativa diplomatica”. La deputata Laura Boldrini ha criticato quello che ha definito “l’imbarazzato e imbarazzante silenzio del governo Meloni”, mentre la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein ha commentato con tono ironico: “Mi pare che quello che si deve svegliare sia lui”, riferendosi al ministro Tajani.
Il tema ha dunque riaperto un fronte polemico interno, in cui le forze di opposizione chiedono maggiore trasparenza e un posizionamento più netto da parte dell’Italia in merito al conflitto in corso, ritenendo insoddisfacente l’attuale atteggiamento dell’esecutivo in materia di politica estera e militare.